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Cronaca

Electrolux, i sindacati: "Dal piano nessun impatto significativo per Forlì"

Nella giornata di martedì si sono svolte presso lo stabilimento Electrolux di Forlì le assemblee per fare il punto insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori rispetto a quanto emerso dall'incontro tenutosi al Ministero dello Sviluppo Economico

Nella giornata di martedì si sono svolte presso lo stabilimento Electrolux di Forlì le assemblee per fare il punto insieme alle lavoratrici ed ai lavoratori rispetto a quanto emerso dall’incontro tenutosi ieri presso il Ministero dello Sviluppo Economico, che ha visto la presenza, oltre che dell’azienda e del coordinamento sindacale, dei Ministri Guidi e Poletti, dei presidenti delle Regioni Errani, Serracchiani e Zaia e l’assessore lombardo Aprea.

Il Gruppo Electrolux ha presentato un nuovo piano industriale che prevede il mantenimento di tutti e quattro gli stabilimenti di elettrodomestici in Italia, un pacchetto di investimenti pari a 150 milioni di euro in quattro anni e ha confermato l’utilizzo dei contratti di solidarietà per gestire gli esuberi nei diversi stabilimenti. “Per quanto riguarda lo stabilimento di Forlì il piano presentato prevede 28 milioni di euro di investimenti di qui al 2017 e una prospettiva di volumi in crescita con la conseguenza che non ci sono significativi impatti occupazionali”, specifica una nota di Cgil, Cisl e Uil.

Rilevano i sindacati dei metalmeccanici: “Sono stati molto importanti, nel corso dell’incontro di ieri, la conferma dell’intervento del Governo attraverso la decontribuzione dei contratti di solidarietà (vincolato ad impegni precisi dell’azienda sul mantenimento di produzioni e posti di lavoro e al raggiungimento di un accordo sindacale), l’impegno delle regioni a finanziare appositi progetti su innovazione e ricerca e la garanzia di Electrolux a non intervenire sulle retribuzione e sui salari dei lavoratori. Questo risultato, rispetto a quanto chiesto non oltre due mesi fa dalla multinazionale, è una indubbia vittoria delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire da quelli dello stabilimento di Forlì che, dopo oltre 70 ore di sciopero e 60 giorni di presidio permanente ai cancelli, erano ieri davanti al Ministero dello Sviluppo Economico, la delegazione più numerosa e determinata”

Annunciano i sindacati: “A fronte di questi impegni, formalizzati in apposito verbale discusso nella giornata di oggi con i lavoratori, a Forlì abbiamo deciso di mantenere il presidio, come forma di visibilità, pressione nei confronti dell’opinione pubblica e monito contro la deindustrializzazione del territorio, fino al raggiungimento dell’accordo conclusivo della vertenza, ma di sospendere dalla giornata di domani – 9 aprile 2014 - gli scioperi articolati. Tale proposta di FIM FIOM UILM è stata approvata con il voto dei lavoratori e delle lavoratrici nel corso delle assemblee”.

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