rotate-mobile
Cronaca

Esoneri falsi dalla mascherina per i "no vax - no mask", 20 indagati tra medico e pazienti

A Laurenzi e ad altre 20 persone viene mossa l'accusa, a seguito di un'inchiesta conclusasi di recente, di aver utilizzato un falso certificato di esenzione dall'uso delle mascherina.

“Affronterò queste accuse in tribunale, come d'altra parte faccio e farò per i 14 verbali amministrativi che mi hanno fatto finora per il mancato uso della mascherina, i viaggi fuori dal Comune di residenza e il coprifuoco”: sono le parole del noto esponente forlivese no-mask Carlo Laurenzi, che è stato destinatario in queste settimane di un avviso di garanzia per il reato di uso di atto falso.  A Laurenzi e ad altre 20 persone viene mossa l'accusa, a seguito di un'inchiesta conclusasi di recente, di aver utilizzato un falso certificato di esenzione dall'uso delle mascherina.

Con tale certificato medico, in sostanza, Laurenzi avrebbe potuto svolgere senza mascherina le attività in cui tale dispositivo di protezione personale è obbligatorio perché non è possibile garantire il distanziamento. Per esempio diverse sono state le partecipazioni alle manifestazioni dei 'No paura day', che ormai da mesi si tengono il sabato pomeriggio in centro a Cesena. A rilasciare tale esenzione è stato un medico della provincia di Genova, a sua volta oratore dal palco delle manifestazioni romagnole che nel tempo hanno contestato l'uso delle mascherine, i provvedimenti restrittivi per il contenimento del contagio e infine i vaccini e il green pass.

Secondo le accuse, in sostanza, il medico ligure avrebbe prodotto in serie le esenzioni dall'uso della mascherina ad un ventina di militanti della galassia 'no mask – no vax' di Forlì e Cesena, senza effettuare la visita. “Chi ha detto che non sono stato visitato?”, replica Laurenzi, che conferma di essersi servito di tale medico e di aver effettuato un bonifico di pagamento. Poi contrattacca all'obiezione che è perlomeno insolito servirsi di un medico a centinaia di chilometri quando invece c'è un medico di base in città: “Non mi pare così insolito dal momento che sempre più spesso una valanga di dottori effettuano servizi su internet”, continua Laurenzi, aggiungendo di stimare il medico in questione e di ritenerlo di sua fiducia anche alla luce della partecipazione comune alle manifestazioni cesenati. 

Il certificato è dello scorso febbraio, ma – precisa Laurenzi - “ora ho in tasca un certificato rilasciato il 9 aprile di quest'anno dalla mia dottoressa di Forlì, ci cui però nessuno delle forze dell'ordine, o del disordine come le chiamo io, mi ha chiesto niente”. E' con questo secondo atto in tasca, in particolare che Laurenzi si è sposato, anche qui senza mascherina, in municipio a Cesena, suscitando un vespaio di polemiche politiche per la trasgressione sull'obbligo dell'uso della mascherina. Polemiche di cui Laurenzi non si cura: “E l'ennesima stupidaggine, un tempo erano solo i delinquenti a girare col volto coperto. Portare la mascherina è dannoso alla salute e io ci tengo alla mia salute”. Per Laurenzi la grande maggioranza dei medici di base “ha il terrore di certificare l'esonero dalla mascherina per le pressioni delle case farmaceutiche e dei produttori di vaccini”. Sempre per il contestatore forlivese, d'altra parte, “a causa dei respiratori in ospedale tantissime persone sono morte tra atroci sofferenze”, mentre “vengono sospesi medici che hanno salvato migliaia di vite”.

Carlo Laurenzi, un passato nel Movimento 5 Stelle forlivese, è agente immobiliare e dall'inizio dell'epidemia utilizza la vetrina della sua agenzia in viale Fratelli Spazzoli per lanciare i suoi messaggi di contestazione. Un caso singolare che ha attirato lo scorso anno anche le telecamere di Canale 5, quando è stato intervistato nel corso della trasmissione di Barbara D'Urso

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Esoneri falsi dalla mascherina per i "no vax - no mask", 20 indagati tra medico e pazienti

ForlìToday è in caricamento