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Cronaca Modigliana

Terremoto investe un'azienda della bioplastica: indagato anche un manager forlivese

Per il manager forlivese è stata disposta la misura cautelare del divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche

Il modiglianese Guido Cicognani è stato indagato nell'ambito dell'indagine della Guardia di Finanza che ha investito la Bio-On di Gaiana, azienda operante nel settore della bioplastica e quotata in borsa, con stabilimento a Castel San Pietro. Per il manager è stata disposta la misura cautelare del divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche. Agli arresti domiciliari è finito il presidente Marco Astorri, mentre è scattato il divieto di esercitare uffici direttivi di persone giuridiche anche per il presidente del collegio sindacale, Gianfranco Capodaglio. L'accusa è di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato.

Indagini Bio-On: le intercettazioni

Operazione Plastic bubbles

In totale, della Bio-on, azienda oggetto dell'operazione denominata 'Plastic bubbles', sono indagate nove persone fra amministratori, sindaci, direttore finanziario e revisore. L'operazione nasce lo scorso luglio dal monitoraggio svolto dalle fiamme gialle del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria dell’andamento delle contrattazioni in Borsa relative ai principali titoli azionari di aziende operanti nell’area bolognese. Dopo la denuncia di un fondo con sede a New York, Quintessential, che aveva avanzato dubbi sulla solidità dell'architettura societaria. Accuse alle quali l'azienda aveva replicato, e alla questione si erano interessate anche la Procura e la Consob.

Così, a seguito delle indagini, anche di natura tecnica, delegate dalla Procura di Bologna, del Procuratore Aggiunto Francesco Caleca e del Sostituto Procuratore Michele Martorelli, sarebbero state evidenziate numerose irregolarità in ordine alla formazione dei bilanci e all’informazione societaria riportata al Mercato, con particolare riferimento ai ricavi ed al livello di produzione dichiarati dalla società felsinea.

Nel dettaglio, le indagini avrebbero rilevato che gran parte dei ricavi iscritti nei bilanci della società dal 2015 al 2018 fosse non veritiera, con riguardo alle tempistiche e modalità di effettiva realizzazione, mentre parte dei ricavi generati da cessioni di licenze nei confronti di due joint venture contabilizzate nel 2018, sarebbe frutto di operazioni fittizie. Il gip ha inoltre evidenziato che "le false informazioni di bilancio sono risultate strettamente funzionali ad accrescere la capitalizzazione” e, conseguentemente, rendere più appetibili sul mercato le azioni della società. Infatti la strategia comunicativa utilizzata è stata definita “roboante, ammiccante ed ottimisticamente proiettata verso obiettivi sempre più significativi che sottaceva alcuni dati di fondo sviluppati dall’attività di indagine".

E - secondo il giudice - è riuscita a creare nel mercato ingannevoli aspettative di forte crescita-espansione, influenzando significativamente l’andamento del titolo. Tale condotta avrebbe ha consentito di raccogliere ingenti risorse finanziarie e generare indebiti vantaggi economici per i soci, anche a seguito della cessione di warrant collegati al titolo.

Sequestri alla Bio-on

Disposto il sequestro di beni e risorse finanziarie degli indagati fino al raggiungimento dell'importo del profitto del reato, quantificato in 36 milioni di euro, nonché delle azioni della società quotata nella loro disponibilità, il cui valore ammonta a circa 115 milioni. Contemporaneamente all’esecuzione dei provvedimenti cautelari sono state eseguite numerose perquisizioni fra Emilia Romagna, Lombardia e Lazio.

Borsa, sospeso il titolo Bio-on

La Borsa Italiana ha annunciato che i titoli di Bio-on "sono sospesi dalla negoziazioni, seguiranno comunicazioni". Il fondo Quintessential, dopo le misure cautelari, su twitter invece scrive: "Bio-off".

Sirio Tesori - Antonella Scarcella

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