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Cronaca Meldola

Quando l’infermiere diventa uno specialista: anche esperti inglesi a confronto all'Irst

L’incontro è finalizzato a creare, attraverso l’esperienza di autorevoli professionisti provenienti dal Regno Unito, un’occasione di confronto e approfondimento su un tema così attuale.

La figura dell’infermiere con competenze specialistiche avanzate sta assumendo un ruolo sempre più significativo sia nel percorso terapeutico del paziente sia nel miglioramento dell’efficienza del sistema delle cure. Questa figura professionale ricopre, infatti, un ruolo nevralgico che necessita di una sempre maggior preparazione e specializzazione. Allo scopo di valorizzare la trasformazione dell’infermiere qualificato e raccontare il modello Irst, la Direzione Infermieristica e Tecnica dell’Istituto Tumori della Romagna (Irst) Irccs ha organizzato un seminario, previsto per mercoledì dalle 14.30 alle 18 nella sede di Meldola, dal titolo “Infermiere specialista responsabile dei percorsi clinico-assistenziali di onco-ematologia: ruolo, responsabilità e indicatori di impatto”. L’incontro è finalizzato a creare, attraverso l’esperienza di autorevoli professionisti provenienti dal Regno Unito, un’occasione di confronto e approfondimento su un tema così attuale. 

Il seminario, che vedrà la partecipazione di Catherine Oakley, presidente uscente dell’Oncology Nursing Society (Ukons) e Amanda Shewbridge della Guy’s and St.Thomas’ NHS Foundation Trust di Londra, riconosciute come autorevoli professioniste dalla comunità scientifica e testimoni attive nel rinnovamento della pratica professionale infermieristica, avrà come obiettivo quello di presentare il nuovo modello organizzativo IRST e la definizione delle aree di responsabilità, dell’infermiere specialista, i requisiti, le competenze e gli indicatori di impatto e permettere il confronto con un realtà  internazionale consolidata condividendo anche le prospettive future. 

L’evoluzione della figura professionale infermieristica ha trovato in Irst piena espressione: è stato implementato, infatti, un modello organizzativo sperimentale che vede l’introduzione della figura dell’infermiere specialista nei gruppi multidisciplinari di patologia che si realizza attraverso il coordinamento dei percorsi clinico-assitenziali  di Onco-Ematologia e il coinvolgimento attivo negli studi clinici. Tale progetto rappresenta, per la professione infermieristica, un importante cambiamento culturale e, allo stesso tempo, un significativo contributo specialistico-professionale a disposizione dei pazienti. 

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