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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

"Informare è uguale a prevenire": nasce a Forlì il corto animato per scoprire l'endometriosi

. Il video è stato ideato per far conoscere, in modo semplice e coinvolgente, cosa accade alle persone che soffrono di questa malattia debilitante


È stata scritta a Forlì da Annalisa Frassineti, presidente di Ape (Associazione Progetto Endometriosi), la sceneggiatura dell’innovativo cortometraggio animato dal titolo “Ripart – Endo da me”, già richiesto da molte scuole d’Italia. Il video è stato ideato per far conoscere, in modo semplice e coinvolgente, cosa accade alle persone che soffrono di questa malattia debilitante, difficile da diagnosticare, ma che colpisce circa 3 milioni di donne nel nostro Paese. Un’iniziativa pensata per le adolescenti delle classi di terza, quarta e quinta superiore, ma indirizzata a tutte le persone che possono imparare a riconoscere i sintomi della malattia e a comprendere chi ne soffre.

"Il corto animato è nato durante il lockdown - spiega Annalisa Frassineti - quando la chiusura delle scuole mi ha fatto pensare quanto stessero perdendo gli adolescenti in quel periodo. Mi sono detta che non fosse giusto che dovessero rinunciare a progetti tanto importanti, quali per esempio l'informazione sull'endometriosi, patologia ancora poco conosciuta che colpisce una donna su dieci, ma il cui ritardo diagnostico arriva a 12 anni se si tratta di giovani donne. Così, di getto, ho scritto la storia di una ragazza, Aurora, che non è autobiografica, ma in cui tantissime donne possono rispecchiarsi. Tante di noi sono state Aurora, alla ricerca di risposte che non arrivavano, con dolori a cui non sapevamo dare un nome e senza trovare il sostegno dei nostri amici o famigliari".

La storia

Aurora è una ragazza di 17 anni, che non riesce a spiegare a sé stessa, né alle sue amiche e neanche ai genitori, cosa le sta accadendo, perché sente dei dolori così opprimenti da non riuscire neppure ad alzarsi dal letto. Dall’alienazione iniziale, Aurora riesce a chiedere aiuto e navigando su internet scopre il sito www.apine.it, trovando le testimonianze di altre giovani donne che hanno scoperto di avere l’endometriosi ed hanno poi iniziato un percorso di cura. La consapevolezza è fondamentale per rivolgersi ad un ginecologo specializzato ed arrivare ad una diagnosi, ma anche per essere di supporto alle amiche o alle figlie che possono essere affette da questa malattia.

L’endometriosi ha origine dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, chiamato endometrio, in altri organi (ad esempio ovaie, tube, peritoneo, vagina e nei casi più gravi anche intestino e vescica) e può provocare dolore alla minzione, dolore quando si va di corpo, durante i rapporti, stanchezza cronica, dolore durante l’ovulazione o il ciclo mestruale, cistite.

"Ad oggi hanno aderito 60 Istituti italiani a questo progetto - aggiunge la presidente di Ape - ed è bello pensare a quante giovani siamo riuscite ad arrivare. Su Forlì per ora hanno aderito il Liceo delle Scienze Umane “Valfredo Carducci” di Forlimpopoli e l'Istituto Tecnico Saffi Alberti di Forlì. Mi auguro che anche le altre scuole della nostra provincia prendano parte a questa importante iniziativa perché informare è uguale a prevenire". Per aderire, gli insegnanti di tutti gli istituti scolastici possono richiedere il cortometraggio animato scrivendo a scuole@apendometriosi.it. Sul sito dell’Ape - www.apendometriosi.it – ci sono tutte le informazioni utili e i progetti, per aiutare concretamente le donne affette da endometriosi e per entrare a far parte della rete nazionale.

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