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Cronaca Santa Sofia

Sostanze inquinanti nel fiume: moria di pesci nel Bidente a valle di Santa Sofia

Moria di pesci a valle di Santa Sofia nel fiume bidente. "L'identità di chi ha "sversato" sostanze inquinanti rimane per ora sconosciuta", esordisce il presidente del Wwf Forlì, Alberto Conti

Moria di pesci a valle di Santa Sofia nel fiume bidente. "L’identità di chi ha “sversato” sostanze inquinanti rimane per ora sconosciuta - esordisce il presidente del Wwf Forlì, Alberto Conti -. Auspichiamo che le indagini facciano piena luce sull’evento doloso che alla fine di giugno ha provocato gravi conseguenze per l’ecosistema fluviale. Evidentemente persiste la mentalità criminale di chi considera i fiumi solo comodi ricettacoli per ogni tipo di rifiuto liquido o solido che sia".

"Al contrario i fiumi sono le arterie vitali del nostro territorio, sono dei preziosissimi beni comuni tutelati dalla nostra Costituzione e come tali vanno rispettati - continua Conti -. Chi ha commesso il fatto sta facendo un torto a tutta la comunità e per questo deve essere individuato e giudicato di fronte alla legge. Del resto è un preciso dovere, da parte degli enti di controllo e degli organi di informazione, mantenere alto il livello di vigilanza e di attenzione su un problema, quello dell’inquinamento e dell’eccessivo sfruttamento delle risorse idriche, che durante la stagione estiva assume tonalità sempre più allarmanti".

"Ciò a causa da un lato della siccità, che provoca la diminuzione delle portate e del potere autodepurante dei corsi d’acqua e dall’altro del fenomeno dei prelievi a scopo agricolo, che nella nostra Regione sono praticamente gratuiti, per cui chiunque, presentando semplicemente una domanda e pagando un canone di pochi euro all’anno, può attingere acqua senza limiti dal fiume per irrigare le proprie colture", chiarisce l'ambientalista.

"In questo modo il deflusso delle acque, da monte a valle, scende al di sotto del cosiddetto “minimo vitale”, con conseguenze deleterie per tutte le forme di vita (pesci, anfibi, rettili, insetti, piante acquatiche, etc.) che dipendono dal fiume e con il pericolo che ogni sversamento di sostanza inquinante trasformi il fiume in una vera e propria cloaca a cielo aperto, con tutte le conseguenze, anche dal punto di vista sanitario, che si possono ben immaginare", conclude Conti.

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