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Cronaca Centro Storico / Corso Giuseppe Mazzini

Insegue una donna, vandalizza un condominio in centro e poi picchia un poliziotto: arrestato

L'extracomunitario è ritenuto responsabile del danneggiamento di otto porte di ingresso delle abitazioni di un condominio in corso Mazzini

La Polizia di Stato ha arrestato in flagranza un 26enne, originario del Gambia, clandestino e senza fissa dimora, con l'accusa di "resistenza e lesioni a pubblico ufficiale", "violazione di domicilio", "danneggiamento" e "rifiuto di indicazioni sulla propria identità personale". L'episodio è avvenuto sabato sera in centro. L'extracomunitario è ritenuto responsabile del danneggiamento di otto porte di ingresso delle abitazioni di un condominio in corso Mazzini. La prima segnalazione è stata fatta da una donna, che ha raccontato al numero di emergenza unico 112 che poco prima, mentre stava rincasando, si è trovata costretta ad accelerare il passo in quanto si sentiva seguita da un uomo di colore.

Una volta entrata nel condominio, l'individuo ha aperto a calci la porta principale, mentre la signora è riuscita a dileguarsi e rientrare nel suo appartamento usando l’ascensore. In seguito, ha sentito dei forti colpi provenire dai piani inferiori così che ha deciso di segnalare la situazione. Contemporaneamente, sono giunte al 112 altre segnalazioni di condomini lì residenti, che avevano subito lo sfondamento della porta ad opera di un uomo di colore di giovane età.

Sul posto sono intervenute due Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura, una delle quali ha acquisito una sommaria descrizione dell’uomo e del suo abbagliamento, e verificato che erano state sfondate otto porte. Successivamente, il 26enne è stato rintracciato in piazza Saffi: all’arrivo dei poliziotti il soggetto ha aggredito uno degli agenti, procurandogli lesioni giudicate guaribili in sette giorni.

L'individuo è stato quindi arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e portato in Questura, dove è stato identificato solamente grazie ai rilievi dattiloscopici poiché non aveva al seguito alcun documento, oltre a rifiutare di fornire le sue generalità. Dall’accertamento nelle banche dati delle forze di Polizia è risultato clandestino e recidivo per analoghi episodi di violenza contro pubblici ufficiali.

Lunedì mattina si è svolta in Tribunale l’udienza di convalida dell’arresto: il giudice ha disposto l'applicazione della custodia cautelare in carcere, in attesa della successiva fase processuale, che si terrà le prossime settimane.

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