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Cronaca

Accesa lite in famiglia: finisce nei guai per omessa custodia di armi

Questo è l’epilogo di uno dei numerosi interventi per discussioni e liti familiari che sempre più spesso vedono impegnate le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Forlì

La lite con moglie e suocero gli è costata una denuncia per il reato di omessa custodia di armi ed il ritiro immediato di due fucili ed una pistola che deteneva in casa in forza di regolare denuncia. Questo è l’epilogo di uno dei numerosi interventi per discussioni e liti familiari che sempre più spesso vedono impegnate le Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Forlì. Il motivo scatenante della burrascosa lite, ai limiti di una vera e propria rissa, ancora non è ben chiaro, anche se pare dovuto a diversità di vedute ormai insanabili tra genero e suocero, entrambi agricoltori, sulla gestione della campagna.

Sta di fatto che mercoledì pomeriggio, verso le 13, è stato richiesto l’intervento della Polizia al 113; al telefono vi era una donna spaventata perché, al culmine della lite tra lei e suo padre da una parte e il suo marito dall’altra, quest’ultimo avrebbe picchiato entrambi costringendoli a riparare fuori casa. Non solo. In quel momento l’uomo si sarebbe chiuso dentro e, a dire della richiedente dell’intervento, anche un po’alticcio a causa di qualche bicchiere in più, e potenzialmente pericoloso per il fatto che può disporre di due fucili ed una pistola.

Rapidamente la Centrale Operativa della Questura invia sul posto una Volante, ed accerta che il soggetto effettivamente è registrato all’Ufficio Armi. L’arrivo dell’auto con i colori di istituto della Polizia di Stato è stato sufficiente per riportare la calma; l’uomo è uscito dall’abitazione con tutta tranquillità, scongiurando così il timore iniziale di una peggiore conclusione.

Durante il controllo gli agenti si sono accorti però della presenza di un fucile carico, appoggiato sopra un armadio; la pistola e l’altro fucile erano chiusi in un armadio blindato, ma nella serratura era stata lasciata in bella vista la chiave. Quanto basta per una denuncia alla Procura, il ritiro immediato delle armi e la segnalazione per provvedimenti successivi di divieto di detenzione, anche per scongiurarne un uso “improprio”, a fronte del comportamento violento evidenziatosi nel corso della lite familiare, primo caso conosciuto alla Polizia in quel contesto domestico.

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