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Gli effetti della siccità / Castrocaro Terme e Terra del Sole

Invasione di cavallette nella frazione collinare: "Cerchiamo di difenderci, ma sono davvero numerose"

Col passare delle ore crescono i timori per i vigneti: "Anche lo scorso anno si è verificata la migrazione degli insetti dai campi di foraggio a quelli coltivati a vite"

Sono piccole. Ma al primo passo sulla terra arida sono pronte a saltare via. In gruppo. Orde di cavallette da giorni invadono anche la frazione collinare di Converselle, nel comune di Castrocaro Terme e Terra del Sole, al confine con il territorio brisighellese. "Questo fenomeno si è verificato per la prima volta già lo scorso anno nel mese di agosto - racconta un residente della zona, Stefano Cuzzani -. Siamo nella parte alto del territorio di Castrocaro e si sta verificando lo stesso episodio che sta accadendo nel Cesenate". La siccità sta giocando un ruolo determinante nella proliferazione di questo insetto, che trovano terreno fertile soprattutto nelle aree incolte. 

CAVALLETTE, PARLA L'ESPERTO - L'intervista: "Ne avremo ancora per un mese"

Le cavallette da circa due settimane stanno attaccando le zone con coltivazioni di foraggio, mentre è limitata, al momento la presenza nei giardini delle abitazioni private. "Stiamo utilizzando dei trattamenti, ma hanno una durata limitata di due giorni - prosegue Cuzzani nella sua testimonianza -. Cerchiamo di difenderci, ma sono davvero numerose". Nel frattempo è stato allertato il servizio fitosanitario della provincia: "Sono previsti sopralluoghi per mappare il fenomeno che si sta spostando verso ovest", spiega Cuzzani.

Col passare delle ore crescono i timori per i vigneti: "Anche lo scorso anno si è verificata la migrazione degli insetti dai campi di foraggio a quelli coltivati a vite, ma fortunatamente i danni sono stati limitati perchè il fenomeno si era verificato verso la metà di agosto. Ma con questo anticipo di circa due mesi il rischio che prendano di mira i vigneti è alto. Ma c'è allarme anche tra i produttori di colture biologiche. E più si cibano e più queste cavallette crescono di dimensione". Nel frattempo si sta cercando con i comuni interessati dal fenomeno di incentivare la lavorazione dei terreni incolti. 

Il parere dell'esperto, a cura di Gerardo Muollo

"Credo che questo problema andrà avanti ancora per un mesetto", avverte Claudio Venturelli, entomologo dell'Ausl Romagna, (nella foto) in prima linea sulla questione. Nei giorni scorsi i residenti hanno lanciato un grido di allarme. Le cavallette divorano tutto, ortaggi, pomodori, cipolle, tutto quello che si trovano davanti in centinaia di ettari di terreni. Invase anche le strade, le cavallette si spingono senza remore fino alle case. Orti di famiglia distrutti, a Borello si fa i conti con questa emergenza.

Sul tema 'caldo' di questi giorni fa il punto proprio Claudio Venturelli, entomologo dell'Ausl Romagna, il super esperto di insetti che spiega il fenomeno. "E' una delle conseguenze della siccità che spacca i terreni e crea delle crepe - esordisce nell'intervista rilasciata a CesenaToday -. Si costruisce in pratica l'ambiente ideale nel quale le cavallette possono deporre le uova. Ogni cavalletta può depositare fino a 50 uova, si formano delle colonie davvero numerose. Inoltre la mancanza di pioggia non consente di causare quei danni alle uova che si schiudono e danno il via alla proliferazione di questi insetti".

La soluzione sarebbe quella "di arare i campi di erba medica e incolti, un'aratura leggera in modo da interrompere il ciclo". Ma l'invasione di cavallette è possibile quantificarla? "Si stimano circa 2mila cavallette per metro quadrato quando questi insetti incontrano le condizioni ideali che stanno trovando in questo momento a causa della siccità e della carenza di pioggia". Ma quando terminerà questa emergenza? Per Venturelli "il problema persisterà per un mesetto e si stima di raggiungere il picco tra una settimana. Poi ci sarà un fisiologico calo, e a partire da agosto inizierà la deposizione delle uova".

Ci sono anche predatori che potrebbero contribuire a ridurre l'invasione delle cavallette. Gli alleati di questa lotta biologica possono essere il faraone e il fagiano. "In natura ci sono molti uccelli insettivori come i gruccioni che spesso vengono immortalati con le cavallette in bocca - chiarisce Venturelli -. E poi ci sarebbe un'arma in più, un coleottero che si chiama Mylabris variabilis. In pratica si infila dentro le uove e le mangia, o mangia i piccoli insetti appena nati. In Sardegna lo stanno importando, mentre qui da noi, nelle colline cesenati e forlivesi, è già stato segnalato e potrebbe essere un prezioso alleato. Quel che è certo è che gli insetticidi in questo momento non sono un rimedio efficace, anzi potrebbero creare danni dal punto di vista dell'impatto ambientale e della filiera agricola".

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