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Cronaca Forlimpopoli

Istituto Artusi e Libera, impegno civile e legalità passano anche dalla tavola

Il progetto, avviato lo scorso gennaio, si è articolato in tre fasi successive, in cui inizialmente i docenti di italiano e storia hanno accompagnato i ragazzi nell'approfondimento dei temi della nascita ed evoluzione della criminalità organizzata

Impegno civile e legalità passano anche dalla tavola dove si può imparare ad assaporare il gusto di essere liberi dalle mafie. Questo è il cuore dell'esperienza che ha visto l'Istituto Alberghiero "P. Artusi" di Forlimpopoli e l'Associazione Libera mobilitarsi insieme nella realizzazione di un itinerario didattico-formativo con al centro i temi della responsabilità sociale, del diritto e della legalità democratica, che culminerà nella preparazione di una cena in programma venerdì alle ore 19.45 nella grande sala dei ricevimenti dell'Istituto.

Il progetto, avviato lo scorso gennaio, si è articolato in tre fasi successive, in cui inizialmente i docenti di italiano e storia hanno accompagnato i ragazzi nell'approfondimento dei temi della nascita ed evoluzione della criminalità organizzata e della lotta alle mafie dal Secondo Dopoguerra ad oggi nel contesto italiano ed internazionale. Dopodiché, lo scorso 8 febbraio gli studenti hanno incontrato Franco Ronconi e Debora Galassi, rispettivamente referenti dell'Associazione Libera per la provincia di Forlì-Cesena e per la provincia di Ravenna, e con loro hanno svolto una lezione interattiva sui temi dell'infiltrazione delle mafie al nord, in particolare in Emilia-Romagna.

La serata di venerdì sarà, dunque, la terza tappa, momento culminante e conclusivo di un viaggio di formazione per imparare ad essere "Liberi di Scegliere", dal nome del protocollo di intesa tra Dipartimento Pari Opportunità, Tribunale per i Minorenni, Procura Distrettuale di Reggio Calabria, Procura Nazionale Antimafia e Libera che si propone di aiutare e accogliere donne calabresi che vogliono uscire dal circuito 'ndranghetista, promuovendo una rete di protezione e di sostegno così da tutelare e assicurare una concreta alternativa di vita ai minori e alle loro madri. Vista anche la coincidenza del calendario, la serata sarà dedicata al cammino di rinascita di queste donne calabresi, vere madri-coraggio, che hanno deciso di infrangere codici millenari fondati sulla violenza, sulla minaccia e sul rispetto timoroso di un ruolo subordinato, giungendo a chiedere di rinunciare alla potestà genitoriale sui loro figli per sottrarli ad un contesto mafioso in nome di un futuro libero.

In Aula Magna, dalle 19 alle 19.45, durante la prima fase del momento di restituzione, gli studenti presenteranno le tappe del percorso didattico svolto attraverso letture e interviste, tra cui quella a Vincenza Rando, vice presidente di Libera e responsabile di "Liberi di Scegliere". In più, è previsto l'arrivo di un ospite a sorpresa e la video testimonianza di due donne calabresi protagoniste di questa scelta dirompente. Alle 19.45 i valori del diritto, dell'impegno civile e della cittadinanza attiva saranno portati in tavola grazie alla professionalità di studenti e docenti che prepareranno e serviranno agli ospiti una gustosa cena a base di prodotti di Libera Terra, dimostrando come il diritto e la giustizia possano rinascere dalla terra e dalla tavola.

Dopo l'entrée col benvenuto di Artusi, il menù prevede uovo cotto a bassa temperatura su patate mantecate, salsa di piselli e pancetta croccante con olio extravergine d'oliva, Valle del Belice DOP Libera Terra, zuppetta di monfettini all'uso di Romagna con passata di pomodoro Siccagno Corleonese Bio Libera Terra, paccheri della Campania Bio Libera Terra con petali di ricotta salata e pesto leggero, faraona in porchetta, patate allo zenzero, polenta bianca e verdure primaverili con cicerchie di Libera Terra e infine semifreddo di arance amare in carpaccio di arance speziate, crumble di mandorle e piccole delizie di fine pasto.

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