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Cronaca

Cinque per Mille allo Ior: sfiorato il milione di euro di raccolta

L’Istituto Oncologico Romagnolo ha confermato il suo trend di crescita

In questi giorni l’Agenzia delle Entrate ha reso noti i risultati per il 2016 degli enti destinatari del Cinque per Mille, quota dell’imposta Irpef che lo stato italiano ripartisce tra le organizzazioni che svolgono attività socialmente rilevanti. L’Istituto Oncologico Romagnolo ha confermato il suo trend di crescita: una crescita che dal 2006, anno di introduzione di questo particolare contributo, è praticamente continua. Sono state 37.616 le persone che, nel 2016, hanno scelto lo Ior quale ente destinatario del proprio Cinque per Mille: ben 3.592 in più dell’anno precedente, secondo una crescita di circa l’11%. Se si tiene in considerazione che nel 2006 le preferenze si attestavano sulle 13.602 preferenze, si può ben capire non solo quanto la sensibilità legata alla causa della lotta contro il cancro in Romagna sia aumentata, ma anche come i cittadini del territorio identifichino sempre di più questa mission con lo Ior, Onlus che porta avanti questa battaglia da quasi quarant’anni.

A seguito delle adesioni, il Cinque per Mille per il 2016 ha portato all’Istituto Oncologico Romagnolo un totale di 983.837,07 euro: 70.568,42 euro in più rispetto al 2015, un incremento pari a circa +8%. Grazie a questo risultato, oltre a confermarsi di gran lunga la principale realtà non-profit del territorio, lo Ior si attesta al 40esimo posto nazionale per importo ottenuto della speciale classifica degli enti destinatari del Cinque per Mille: una graduatoria che vede al suo interno quasi 14.000 realtà. Posizione di grande prestigio che diventa addirittura ancor più solida se si considerano le sole sottoscrizioni: l’Istituto Oncologico Romagnolo è infatti 34° per preferenze ricevute. Preferenze che, andando ancora di più nel particolare, si dividono in 31.043 come sostegno del volontariato, mentre 6.573 sono andate a sostegno della ricerca scientifica.

"Sono dati che fotografano una situazione davvero eccezionale – afferma il drettore generale Ior, Fabrizio Miserocchi - non esiste infatti in Italia una organizzazione che viva una simbiosi così totale col territorio in cui si trova ad operare. Il bacino d’utenza a cui rivolgiamo le nostre attività di lotta contro il cancro e di raccolta fondi si limita alla Romagna: eppure siamo ampiamente all’interno dei primi 50 enti in tutta Italia, sia per numero di sottoscrizioni che per somma ricevuta. Ci riconfermiamo quindi un popolo speciale, attivo, intraprendente: laddove c’è un problema non attendiamo semplicemente l’aiuto di terzi, ma prendiamo in mano la situazione cercando di risolverla tramite gli enti e gli strumenti di cui disponiamo".

"L’enorme crescita ottenuta quest’anno è particolarmente eloquente: significa che la popolazione ha dimostrato di riconoscere, attraverso le tante preferenze espresse, che lo Ior non è una organizzazione che si siede sugli allori, ma che al contrario il nostro impegno a favore della ricerca scientifica, dell’assistenza gratuita ai pazienti, dei programmi di prevenzione all’interno delle scuole continua a crescere, come dimostrato ad esempio dalla recente reintroduzione dell’assistenza domiciliare - conclude -. L’auspicio è che sempre più persone, da Cattolica ad Imola, scelgano di destinare allo Ior il proprio Cinque per Mille in sede di dichiarazione dei redditi: la lotta contro il cancro vede la Romagna come terra d’assoluta eccellenza, ma serve l’aiuto di tutti per essere sempre più vicini ai nostri pazienti e alle loro famiglie".

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