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Cronaca

L'Istituto Oncologico Romagnolo nelle piazze della Romagna per la Festa della Mamma

Durante tutto il weekend dell'iniziativa, i volontari Ior saranno presenti in quasi 200 stand sparsi su tutto il territorio assieme ad alcuni medici e ricercatori dell'Irst Irccs e delle varie Oncologie

“Regala un fiore, regala la speranza”: questo è il motto che animerà anche quest’anno l’Istituto Oncologico Romagnolo in occasione della “Festa della Mamma”, in programma per domenica 14 maggio. Durante tutto il weekend dell’iniziativa, i volontari Ior saranno presenti in quasi 200 stand sparsi su tutto il territorio assieme ad alcuni medici e ricercatori dell’Irst Irccs e delle varie Oncologie. L’obiettivo: distribuire a quante più persone possibili la tradizionale azalea, da più di venticinque anni il simbolo più bello della lotta contro il cancro in Romagna. La nostra regione è oramai riconosciuta come un’eccellenza nazionale ed internazionale per quel che riguarda la battaglia contro i tumori: per mantenere e ribadire questo ruolo, lo Ior destinerà tutto il ricavato dell’evento proprio in favore dei progetti di ricerca scientifica.

Per questo motivo, l’azalea Ior rappresenta sempre l’omaggio più gradito e significativo non solo per tutte le mamme romagnole, ma per tutti i pazienti che ogni giorno combattono la loro personale battaglia contro la malattia. Insieme al fiore verrà consegnato un depliant a forma di cuore, con importanti istruzioni su come effettuare correttamente l’autopalpazione del seno per prevenire il più frequente dei tumori femminili, redatto in collaborazione con l’Irst Irccs di Meldola. Fabrizio Miserocchi, direttore generale dell’Istituto Oncologico Romagnolo, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Donare la nostra azalea significa donare gli strumenti più efficaci ai ricercatori romagnoli per sconfiggere il cancro. Solo nel triennio 2016-2018 lo Ior sosterrà 4 importanti progetti di ricerca svolti presso i laboratori dell’Irst Irccs, per un investimento totale di circa 1.900.000 euro. Sono certo che questi progetti sperimentali daranno risultati concreti, per questo vi chiedo di continuare a sostenerci e a credere ad un mondo libero dal cancro, perché insieme l’impossibile diventa possibile".

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