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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

L'Istituto storico della resistenza si arricchisce: arriva l'archivio dell'associazione combattenti

Casa Saffi, in via Albicini 25 a Forlì, sede dell'Istituto, conserva numerosi archivi che recentemente hanno ottenuto l'importante "Dichiarazione di interesse storico" da parte della Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna

Se è vero – ed è vero – che la storia è fatta studiando i documenti d’archivio, va da sé che l’Istituto per la storia della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena ha fra i suoi compiti principali quello di tutelare, conservare, valorizzare e mettere a disposizione della collettività gli archivi storici che, in tempi e modi diversi, sono confluiti, e continuano ad arrivare, in Istituto. Si tratta di un aspetto forse meno noto dell’attività dell’Istituto, ma che riveste un’importanza fondamentale per la conservazione e la trasmissione della memoria del nostro territorio su cui l’Istituto da sempre ha investito parte significativa delle proprie risorse.
 
Casa Saffi, in via Albicini 25 a Forlì, sede dell’Istituto, conserva numerosi archivi che recentemente hanno ottenuto l’importante “Dichiarazione di interesse storico” da parte della Soprintendenza archivistica per l'Emilia-Romagna. Si tratta di complessi archivistici consultati principalmente da ricercatori, storici e studenti, ma la cui conoscenza deve essere, in quanto bene pubblico, la più ampia possibile. Sul sito internet dell’Istituto è possibile informarsi sul patrimonio archivistico al momento consultabile (https://www.istorecofc.it/). Patrimonio, questo, arricchitosi recentemente grazie all’acquisizione dell’Archivio storico della Federazione forlivese della Associazione nazionale reduci e combattenti, su cui in questi giorni, grazie a un finanziamento specifico da parte della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, è stato avviato l’intervento di riordino e descrizione che si concluderà con la pubblicazione on line dell’inventario sulla piattaforma informatica dell’Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna (IBC).

Si tratta di un interessantissimo e ricco archivio giunto fino a noi pressoché integro che raccoglie documentazione prodotta e raccolta dall’Associazione nazionale reduci e combattenti della nostra provincia, nata all'indomani della fine della Prima guerra mondiale per dare assistenza ai soldati di ritorno dal fronte. Una volta finito il lavoro di riordino e descrizione, i documenti dell’archivio dei Reduci e combattenti costituiranno senz'altro un nuovo e ricco strumento di indagine per lo studio della Prima guerra mondiale e delle conseguenze politiche, economiche e sociali che determinò nel nostro territorio.

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