Jasmine, arruolata nell'esercito di chi combatte il coronavirus: "Timori? Quello di non essere all’altezza"
"Si tratta di un’esperienza molto forte e toccante - racconta la giovane neolaureata nel blog della "Fondazione Flaminia" -. Sono persone che vivono questo dramma da sole"
Non ha avuto alcuna esitazione. Conseguita la laurea in Infermieristica al Campus di Ravenna, ha subito risposto alla "chiamata alle armi" della Direzione Sanitaria dell’Ausl, arruolandosi nell'esercito dei camici bianchi impegnati quotidianamente nella lotta contro il covid-2019. Jasmine Ravaioli, 25 anni di Predappio, ora presta servizio nel reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale "Morgagni-Pierantoni" di Forlì. "Si tratta di un’esperienza molto forte e toccante - racconta la giovane neolaureata nel blog della "Fondazione Flaminia" -. Sono persone che vivono questo dramma da sole, non possono vedere nessuno, non possono avere il conforto dei parenti. È veramente molto triste".
Jasmine ha un contratto di sei mesi ed è in affiancamento allo staff sanitario: "Faccio tutto quello serve. La cosa più importante per me adesso è imparare, essere d’aiuto". Nonostante la situazione drammatica, la 25enne ha coronato il suo sogno: "Fare il mestiere che ho sempre desiderato è per me una grande emozione. Essere in prima linea finalmente è un sogno che si avvera".
La giovane infermiera spiega il "rigidissimo protocollo" seguito quotidianamente: "Ho fatto un corso per imparare a utilizzare i presidi, indossare la mascherina e la tuta. Ti senti come un astronauta, completamente imbragato, sei ovviamente molto limitato nei movimenti, ma tutto questo è essenziale. Non ho paura di ammalarmi, lavori con tutte le protezioni del caso. Ho solo il timore di non essere all’altezza".