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Cronaca

Jovanotti e la lunga battaglia della figlia Teresa contro il cancro: "E' stata pazzesca"

Teresa è nata a Forlì, città con la quale Jovanotti ha stretto un forte legame e dove ha vissuto per lungo tempo

Da un lato un esempio di tenacia. Dall'altro l'amore di un padre. Sono stati mesi terribili per Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti. La figlia Teresa, 22 anni, ha lottato contro il linfoma di Hodgkin, un tumore del sistema linfatico. Martedì è arrivata la lieta notizia: gli esami di fine terapia hanno detto che la malattia se n’è andata. "Per noi è un giorno bellissimo, lei è stata pazzesca", le parole di Jovanotti. Teresa è nata a Forlì nel 1998, città con la quale Jovanotti ha stretto un forte legame e dove ha vissuto per lungo tempo, collaborando con l'ex socio Michele Centonze. Anche "Muffa", uno dei negozi all'epoca più in voga in città, è stata sua creatura, nata nel pieno rispetto del suo ‘stile'.

La battaglia di Teresa

E' la stessa Teresa a raccontare la battaglia contro il linfoma: "Tutto è iniziato ad agosto del 2019 con uno prurito alle gambe. Non ci ho dato peso pensando che sarebbe andato via con il tempo, ma non è stato così. I mesi passavano e non faceva che peggiorare". "A giugno 2020 si era sparso per tutto il corpo, non riuscivo a dormire più di un paio d’ore a notte, avevo la pelle piagata. Quando mi si é ingrossato un linfonodo sono il braccio ho capito che era qualcosa di più serio e questo ha portato finalmente ad una diagnosi e ad un piano di cure - prosegue Teresa -. In questi ultimi mesi ho fatto 6 cicli di chemioterapia seguita dai meravigliosi dottori ed infermieri dell’Istituto Europeo di Oncologia a Milano. La chemio non mi ha fatto cadere i capelli del tutto, ma il 9 dicembre dopo l’ultimo trattamento ho deciso di rasarmi come segno di un nuovo inizio. Dopo mesi di ansie e paure la storia é finita, e posso raccontarla, perché il 12 gennaio 2021 sono ufficialmente guarita".

"Sono stata incredibilmente fortunata ad avere una famiglia, amici e team di medici spettacolare che mi hanno seguito e aiutato durante tutti questi mesi - continua Teresa -. Vorrei tanto ringraziare le persone che all'Istituto Europeo di Oncologia si sono prese cura di me e di chi si trova in una situazione come la mia. Sono persone spettacolari. Il prof Paolo Veronesi che mi ha operato, il professor Corrado Tarella primario di oncoematologia e il suo staff, tra loro la meravigliosa dottoressa Anna Vanazzi e suoi collaboratori. Gli infermieri e le infermiere Alice e Lucia, i radiologi, tutto il personale dell’ospedale, grazie! Ed ovviamente, un grazie speciale ai miei genitori, che ci sono sempre stati".

Conclude Teresa: "Per un certo verso il cancro è una malattia molto solitaria, ma il supporto di chi ti sta vicino è fondamentale per superarla, io non ce l’avrei fatta senza di loro. La paura non é andata via, e ci vorrà del tempo perché possa fidarmi di nuovo del mio corpo, ma non vedo l'ora di ricominciare a vivere". "Mi ha profondamente colpito, come credo abbia colpito tutti, il post di Teresa - sono le parole su Facebook di Marino Bartoletti -. Mi hanno colpito il suo coraggio e la sua serenità, al pari della dignità e della discrezione con cui la sua famiglia ha vissuto questa vicenda. L'augurio è che la sua vittoria sia di buon auspicio per tutti coloro che stanno combattendo la stessa battaglia. Dopo la sua nascita, 22 anni fa, Lorenzo le aveva dedicato "Per te", una dolcissima e mai come adesso tanto tenera ninna nanna. Servirà ancora".

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