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Cronaca

Jovanotti si prepara per i concerti pedalando: a Forlì nel regno delle due ruote per il "rito della messa a punto delle misure"

Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, nel mercoledì dell'Immacolata era a Forlì dal suo amico Augusto “Gus” Baldoni

Sono legati da una grande amicizia ed da una grande passione. Quella per la bicicletta. Insieme hanno affrontato un lungo viaggio, documentato in un docutrip in 15 puntate dal titolo “Non voglio cambiare pianeta”, in onda su RaiPlay, che li ha portati a pedalare da Antofagasta, sulla costa del Cile, fino al confine con l’Argentina: soli con le loro biciclette e le 'go pro' per documentare il tutto, un'avventura che li ha portati dal deserto infuocato fino a quasi 5mila metri di altezza. Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, nel mercoledì dell'Immacolata era a Forlì dal suo amico Augusto “Gus” Baldoni di Baldoni Bike. Ad attenderlo vi era un'amica speciale, che lo accompegnerà nelle pedalate del 2022: un'aggressiva "Pinarello".

L'incontro è stato documentato con una serie di post su Instagram. Insieme a quello che Jovanotti ha definito "grande compagno di scalate andine e pusher di biciclette da sogno" ha compiuto "il rito della messa a punto delle misure sulla bici". Il cantante, che nel 2022 tornerà sui palcoscenici delle riviere italiane col suo tour, ha tenuto a precisare come chi trascorre tante ore in sella ad una bici sa che "la posizione giusta è fondamentale e il mio amico di una vita Augusto mi prende le misure come un sarto".

Non manca un riferimento alla sua "Pinarello": "Bici nuova pazzesca, tecnologia avanzatissima (bisogna comunque pedalare!)". E Jovanotti pedalerà verso il Jova Beach 2022 "con il ritmo giusto e il fiato che serve, ma soprattutto il bello della bici è andare". Quindi racconta che quella per le due ruote a pedali "è una passione che ho da sempre, il mio babbo era una grande tifoso innamorato del ciclismo , ma coi suoi 120 chili diciamo che il suo era un amore platonico! Per me la bici è un completamento della musica, è il ritmo silenzioso, sono tendenzialmente un ciclista solitario, mi trasformo in un cavallo quando prendo e vado".

E conclude: "È un bello sport, ti insegna la fatica, è anche uno psichedelico naturale quando spingi forte e ti allontani da tutto. A me piace andare pure con il freddo e a volte anche sotto alla pioggia, perché sono matto, lo so, che ci volete fare, ma so che i matti la fuori sanno di cosa sto parlando e mi capiscono. Ecco, ho finito questa breve ode alla bici, e grazie Gus per la bella giornata". Quindi un invito al suo "fratellino": "Quando si riparte? Ce lo facciamo quel giro che ci siamo detti?". Altre avventure in vista per il duo a pedali.

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