L'aeroporto non rinnova 16 lavoratori al termine della stagione estiva
Dal 1 settembre, infatti, con la scadenza dei contratti a fine agosto 16 addetti che lavoravano al "Ridolfi" hanno visto cessare la loro attività
L'aeroporto Ridolfi di Forlì riduce il personale. Dal 1 settembre, infatti, con la scadenza dei contratti a fine agosto 16 addetti che lavoravano al "Ridolfi" hanno visto cessare la loro attività, si tratta di 8 dipendenti a contratto determinato e altri 8 in somministrazione, in parte presi ad hoc per la stagione estiva, che ha visto una presenza di voli di una certa intensità, in parte rinnovati da quando lo scalo aveva riaperto e quindi destinati, con il progredire della crescita aziendale, ad essere stabiizzati.
L'uscita di questi lavoratori, collegata alla scadenza dei termini, non è stata seguita direttamente dai sindacati che tuttavia nei precedenti incontri con la società di gestione FA avevano richiesto precedenza di questi lavoratori, già formati, in caso di nuove assunzioni. A determinare la scelta di non prorogare questi addetti c'è anche il quadro generale economico e della pandemia che non favorisce allo stato attuale il traffico aereo e il turismo, specialmente quello internazionale. Chiudendosi inoltre anche la stagione dei trasferimenti per turismo (l'aeroporto serviva mete come la Grecia) si andrà ad una rimodulazione degli arrivi e delle partenze e non si prevedono ad ora ulteriori espansioni. Da qui la scelta di ridurre il personale in forza al Ridolfi.