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Cronaca

L'analisi settimanale del contagio in Romagna: +37% di ricoveri non gravi e +58% in Rianimazione

In Romagna cresce anche l'occupazione dei posti letto, la scorsa settimana si è verificato un aumento di malati nei reparti di degenza del 37% e anche dei ricoverati nelle terapie intensive, del 58%

Una settimana con numeri purtroppo tutti in crescita: aumentano, infatti i casi attivi di Covid, persone cioè con la malattia in atto, che sono 6.479 in Romagna, così ripartiti: 2222 a Ravenna e provincia, 2.473 a Rimini e provincia, 1.008 a Forlì e territorio e 776 a Cesena e territorio. Cresce anche l'occupazione dei posti letto, nella settimana di riferimento si è verificato un aumento di malati nei reparti di degenza e anche dei ricoverati nelle terapie intensive. Dalla settimana precedente il balzo è stato di +37% nelle terapie non intensive e +58% nei reparti di Terapia intensiva.

All'8 novembre nelle tre province romagnole i letti occupati da pazienti Covid erano 413 neo reparti non intensivi (erano 301 la settimana precedente) e 38 in terapia intensiva (erano 24), non lontano quindi dai 529 posti letto dedicati ai malati Covid come da programmazione del “livello rosso” della rete ospedaliera. I decessi dall'inizio dell'epidemia sono stati 586 nelle tre province.

Covid in Romagna, dati 2-8 novembre 2020

Positivo quasi un tampone su 10

Nella settimana da lunedì 2 a domenica 8 novembre in Romagna si sono verificate 2.851 nuove positività su un totale di 29.431 tamponi, con una incidenza dunque del 9,7% di tamponi positivi che, pur aumentando rispetto alla settimana precedente, resta ancora più bassa rispetto all'incidenza nazionale. Su questo dato si registra, nell’ultima settimana, un aumento in tutti i territori,  con Rimini (10,5%) e Ravenna (10,1%) con dati superiori rispetto a Forlì (9%) e Cesena (7,9%). Gli asintomatici sono il 44% del totale dei positivi, ma distribuiti in modo disomogeneo sul territorio. Nel Riminese sono il 54%, segno quindi che in questo territorio il cosiddetto 'contact tracing' sta tenendo, mentre si scende al 26-27% di Forlì e Cesena dove vengono inviati al controllo del tampone in gran parte soggetti con sintomi.

Casi in aumento

Differenze significative rispetto all’indicatore delle positività su popolazione residente:  Rimini ha visto 31,5 nuovi casi ogni 10mila abitanti, più in linea gli altri territori con un valore intorno ai 24 casi a Forlì e Ravenna e 17.6 nuovi casi ogni 10mila abitanti nel Cesenate. Il dato indica che nella scorsa settimana in Romagna c'è stato un aumento di contagi rispetto a quella precedente, considerato che la provincia di Rimini è balzata da 25 a oltre 31 nuovi casi ogni 10mila abitanti. E'  anche bene evidenziare, però, che tra queste nuove positività un numero significativo è stato riscontrato in ospiti di Case residenze anziani, soprattutto nel Ravennate, in situazioni cioè confinate, e con pazienti che già si trovavano di fatto isolati al momento della diagnosi.

"Siamo ancora nella capienza dei pazienti Covid"

"Come spiegato, sebbene l'incremento di pazienti sul territorio romagnolo sia più contenuto rispetto alla media nazionale, e sebbene la percentuale di asintomatici sia del 44% (un punto percentuale in più rispetto alla settimana precedente), l'incremento del numero di pazienti ci ha portati ad attivare le misure previste nel terzo livello del nostro Piano dinamico Covid - ribadisce il direttore sanitario dell'Ausl Romagna Mattia Altini -. Dobbiamo essere chiari: non siamo nelle condizioni di non poter ricoverare pazienti. Negli ospedali romagnoli il numero complessivo di posti letto è ovviamente superiore ai 529 dedicati al Covid riportati nel piano per il livello rosso, ma andare oltre significherebbe limitare di conseguenza il resto dell'attività sanitaria extra-covid, ovviamente per le prestazioni non urgenti, ma sempre con un potenziale rischio per la salute generale della popolazione e con le conseguenze sociali che questo può rappresentare. Questa è una sfida che noi stiamo affrontando, ma che potremo vincere solo se tutti i membri delle nostre comunità ci aiuteranno, mantenendo sempre comportamenti corretti e mettendo in atto le ormai note linee guida. In questo momento è più che mai importante".

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