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Cronaca

L'Avis si presenta agli studenti di Sociologia del Terzo Settore del Campus di Forlì

Il “perché” di Avis: sulla mission dell’organizzazione si è concentrato il presidente di Avis Forlì Roberto Malaguti in apertura dei lavori

Vision, vita associativa, sanitaria e progetti in campo: per l’Avis Comunale di Forlì l’incontro che si è tenuto lo scorso 25 ottobre è stata l’occasione per presentare a 360° la sezione forlivese dell’Associazione Volontari Italiani del Sangue agli studenti del corso di Sociologia del Terzo Settore dell’Università di Bologna – Campus di Forlì. Il gruppo di universitari del corso di Laurea Magistrale in Management dell’economia sociale è stato accolto, insieme al professor Andrea Bassi, nei locali della Casa del Donatore per una mattinata che ha messo la realtà dell’Avis Comunale di Forlì al centro dei lavori. Circa una trentina – tra studenti, professori universitari, volontari e dipendenti Avis – i partecipanti all’incontro, ai quali si è aggiunto un buon numero di studenti collegati in videoconferenza. 

Il “perché” di Avis: sulla mission dell’organizzazione si è concentrato il presidente di Avis Forlì Roberto Malaguti in apertura dei lavori. L’associazione esiste e ha il suo focus nel proselitismo rivolto alla donazione del sangue e degli emoderivati, da incrementare attraverso la vision di mandato quadriennale (2021-2025) fondata sui tre pilastri “cultura”, “giovani” e “salute”. La struttura organizzativa dell’associazione è il punto cardine sottolineato da Malaguti, affiancato dal past president Valdemaro Flamini: forte di una organizzazione amministrativa nazionale, regionale, provinciale e comunale, l’Associazione Volontari Italiani del Sangue è presente in modo capillare sui territori. Con decine di volontari e quasi 6mila donatori, Avis Forlì è una Odv che si occupa della raccolta di sangue e plasma con l’aiuto di 18 persone stipendiate. 

Una delle anime dell’attività si svolge infatti all’Unità di Raccolta dell’Ospedale Morgagni-Pierantoni, della quale è responsabile il dottor Marco Gentile, chiamato a intervenire in merito alla vita sanitaria dell’associazione. Il bilanciamento nei rapporti tra il personale operativo e il gruppo dirigente composto da volontari è l’esempio di un modello virtuoso di terzo settore che funziona, su cui Avis si basa. E poi i versanti su cui si esplicita la progettualità di Avis Forlì:  dalla promozione della salute attraverso i corretti stili di vita e la diffusione della solidarietà per mezzo dello sport, all’accrescimento culturale del territorio, con iniziative di divulgazione e formazione. "Siamo responsabili . ha affermato Malaguti - di un cambiamento di mindset del mondo del volontariato attraverso il quale stare al passo con le mutate esigenze della società, che vorremmo addirittura anticipare. Siamo anche al fianco dell’Università: abbracciamo con favore l’idea di progettare percorsi di scambio culturale con gli studenti tramite borse di studio, progetti di laurea e iniziative ad hoc".

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