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Alluvione e solidarietà

L'impegno di Auser nell'emergenza alluvione: forniti pasti ai soccorritori e famiglie in difficoltà

"Dalla prossima settimana saremo presenti insieme alla Cgil per gestire alla Fiera di Forlì il punto di distribuzione dei beni di prima necessità"

Anche Auser Forlì si è impegnata nell'emergenza alluvione. "Nonostante tanti volontari siano alla prese con i problemi delle proprie famiglie, in coordinamento con le indicazioni dei Comuni del Distretto di Forlì, ci siamo attivati per dare il proprio aiuto - esordiscono dal Comitato Direttivo -. I nostri Centri Operativi dell’Appennino sono ripartiti con gli accompagnamenti sociali e la distribuzione di spese a domicilio in collaborazione con la Protezione civile appena ristabilita un po’di viabilità, benché ancora precari. Dalla prossima settimana saremo presenti insieme alla Cgil per gestire alla Fiera di Forlì il punto di distribuzione dei beni di prima necessità".

"Dal primo giorno ci siamo prestati a fornire pranzi e cena ai soccorritori a Civitella e ad alcune famiglie in difficoltà - viene rimarcato -. Dovunque abbiamo incentivato il segretariato fornendo informazioni utili e la compagnia telefonica alle persone più sole per garantire un sostegno e contrastare l’abbandono". Dal Comitato Direttivo "il più vivo cordoglio alle famiglie delle vittime, di cui molti anziani; siamo vicini alle migliaia di sfollati, a tutti coloro che hanno perso la casa, i beni materiali, i ricordi di una vita, il lavoro, gli investimenti nelle attività produttive, la viabilità, alle aziende agricole in ginocchio. Agli innumerevoli volontari e ai tanti giovani che stanno aiutando per spalare il fango, portare in salvo qualcosa, accumulare macerie, fornire conforto e sollievo in ogni modo, va il nostro sincero ringraziamento. Al dramma dell’alluvione non è seconda la tragedia delle frane: non solo case sparse, ma interi paesi, centri abitati, frazioni e borghi della collina vivono una condizione di isolamento che perdura da giorni. E’ sconvolta e inagibile la viabilità comunale, provinciale e statale. Interrotti i rifornimenti, saltata la fornitura di energia elettrica, le connessioni Internet, in qualche caso l’acqua potabile, sono garantiti con gli elicotteri i mangimi e il fieno per il bestiame. Non si riesce a intravedere un ritorno alla normalità in tempi brevi. C’è un rischio concreto di accelerazione dello spopolamento e dell’abbandono di intere vallate".

Quindi la riflessione: "La quantità di pioggia enorme caduta in un periodo così breve dopo mesi di siccità è l’indicatore più chiaro della crisi climatica che ciascuno ormai deve assumere come realtà agente e non come minaccia futura. Non è il momento delle polemiche e delle ripicche tra forze politiche. Occorreranno molti sforzi congiunti per trovare le risorse ingenti, gli strumenti, le professionalità e le competenze da mobilitare. Ci sono emergenze e interventi urgenti da affrontare subito e opere strutturali da progettare con consapevolezza. "E poi  c’è da ripensare il modello di sviluppo mettendo a tema l’uso  conservativo delle proprietà naturali del suolo, l’urbanizzazione  con la rigenerazione del costruito  e delle reti infrastrutturali, la gestione complessiva del territorio dalla montagna al mare, la difesa della naturalità dei fiumi, la manutenzione delle foreste e del reticolo idrico minuto nelle aree collinari e dei canali in pianura; occorre  invertire il fenomeno di impermeabilizzazione  del terreno che esalta i pericoli di inondazione a fronte di eventi meteorologici catastrofici. Auser non dimenticherà in fretta, non consentiremo che altri lo facciano".

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