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Cronaca

L'incontro col Vescovo: “La comunicazione sia al sempre al servizio del prossimo”

Vivace incontro del vescovo Lino Pizzi con i giornalisti e gli operatori della comunicazione, sabato 8 febbraio 2014, al Centro culturale San Francesco, in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti

La comunicazione deve porsi al servizio di un’autentica cultura dell’incontro. La sintesi dello straordinario messaggio elaborato da papa Francesco per la 48° Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, e l’auspicio che il comunicatore sia sempre di più in comunione con chi legge o ascolta: sono stati questi i punti salienti dell’incontro del vescovo di Forlì-Bertinoro monsignor Lino Pizzi con la stampa locale, tenutosi sabato 8 febbraio, al Centro culturale San Francesco, in occasione della festa di San Francesco di Sales patrono dei giornalisti.

“Quando il papa scrive che chi comunica si fa prossimo – dichiara il direttore dell’Ufficio diocesano delle comunicazioni sociali don Giovanni Amati - esprime l’esigenza che i ‘media’, nell’era della globalizzazione tecnologica, favoriscano la cultura dell’incontro delle persone”. “Grazie ad internet - precisa il vescovo Pizzi – il mondo si è fatto sempre più piccolo. Tuttavia rimangono le distanze e le divisioni economiche”. “A livello globale – si legge nel messaggio del successore di Pietro, il primo proveniente dal Sudamerica - vediamo la scandalosa distanza tra il lusso dei più ricchi e la miseria dei più poveri. Spesso basta andare in giro per le strade di una città per vedere il contrasto tra la gente che vive sui marciapiedi e le luci sfavillanti dei negozi. Il mondo soffre di molteplici forme di esclusione, emarginazione e povertà; come pure di conflitti in cui si mescolano cause economiche, politiche, ideologiche e, purtroppo, anche religiose”.

L’informazione autentica, cioè non manipolata, può aiutare a risolvere questi contrasti. “Come Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali - riprende don Amati – stiamo facendo di tutto per interagire con i nostri ‘alter ego’ regionali e nazionali, proponendo altresì continue iniziative di coinvolgimento della base giornalistica locale”. L’ultimo gesto si è concretizzato il 24 gennaio scorso, con la partecipazione di 40 forlivesi alla festa regionale del patrono dei giornalisti, tenutasi a Reggio Emilia. Per l’immediato futuro, don Amati ha annunciato “Anicec 2.0”, il corso “online” per gli operatori della cultura e della comunicazione, organizzato in collaborazione con l’Università Cattolica. Ai presenti è stato consegnato anche l’ultimo numero della rivista “Il Nuovo Areopago”, dedicato a “Vecchi e nuovi linguaggi nella comunicazione”. Il direttore del settimanale diocesano “Il Momento” Luciano Sedioli ha riferito i buoni risultati di contenuti e di diffusione del suo periodico (tiratura di 4.000 copie) a quattro anni dal rilancio. Dal primo gennaio 2014, le pagine del periodico sono aumentate a 24: “Credo che siamo sulla giusta strada per dare voce alle persone, ma anche per ascoltarle, con quello spirito di servizio che tanto invoca papa Francesco”.

“Bergoglio – dichiara il vicario episcopale per le comunicazioni sociali don Franco Appi – è uno straordinario comunicatore spontaneo, ascoltato in tutto il mondo”. Questo spiega il recentissimo attacco dell’Onu alla Chiesa cattolica sulla vicenda dei preti pedofili. “Si è trattato di una reazione maldestra di ambienti radicali, al crescente consenso che il papa sta riscuotendo nel mondo”. Già Ratzinger si era mosso con fermezza, consentendo al pontefice attuale di completare il lavoro. “Accusare il Vaticano di continuare a tenere nascosti gli abusi pedofili – conclude don Appi - appare quanto meno tardivo e pretestuoso”.

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