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Cronaca Civitella di Romagna

L'inferno intorno a Civitella, è un disastro senza precedenti: "Tutte le frazioni sono isolate, siamo devastati"

Le colline intorno a Civitella, quelle che conoscevamo fino al 16 maggio, non sono più le stesse: l'Appennino è cambiato. Dove c'era una strada, adesso c'è una voragine. Dove svettavano faggi e castagni, adesso è nata una rupe. Dove c'erano prati scoscesi, adesso c'è una colata di fango

Civitella è in ginocchio. Se il paese, al netto dei disagi dovuti alla mancanza dell'acqua, ha sostanzialmente resistito all'alluvione e agli allagamenti, tutto intorno è un inferno. Un disastro che nella storia del paese dell'alta val Bidente non trova precedenti. Le colline intorno a Civitella, quelle che conoscevamo fino al 16 maggio, adesso sono radicalmente cambiate: l'Appennino non è più lo stesso. Dove c'era una strada, adesso c'è una voragine. Dove svettavano faggi e castagni, adesso è nata una rupe. Dove c'erano prati scoscesi, adesso c'è una colata di fango, massi e tronchi di alberi. Una situazione che, purtroppo, accomuna anche tanti altri territori montani della nostra provincia.

"Il territorio non esiste più, le colline hanno una conformazione diversa da prima. Siamo devastati, non abbiamo più niente. Tutte le frazioni sono isolate, tutte le strade sono crollate. Dovremo ricostruire tutto quanto. Con tanta fatica", queste le parole sconfortate di un provato Claudio Milandri, sindaco di Civitella dal 2014, che commenta così la devastazione che sta vivendo il suo comune. E' un territorio vasto, quello di Civitella: nella provincia di Forlì-Cesena è al quinto posto per estensione. Quasi 118 chilometri quadrati a fronte di solo 3700 abitanti. E in un territorio così vasto, il maltempo ha fatto danni incalcolabili: ovunque. Tutte le frazioni sono irraggiungibili. Tutte le strade comunali sono franate. Tantissime le persone senza acqua e senza luce: alcune case sono raggiungibili sono tramite elicottero, come il caso delle frazioni di Seggio e Montevecchio. Al momento, 20 maggio, si trovano senza acqua corrente Civitella, due via di Cusercoli, Giaggiolo, Civorio. Senza luce Voltre, Seggio, Montevecchio e Cigno.

Civitella, un territorio devastato dalle frane


Tutte le frazioni di Civitella sono isolate

"Le frane, le strade crollate totalmente o parzialmente riguardano - continua il sindaco - il podere Castellonchio, La Colombarina, il Molino Mastalsò, La vicinale delle Villette, Montaccio, la strada che porta a Seggio e Montevecchio, quella per Castagnolo, la zona del Pertino, Molino Boscherini e Vignale di Sopra, Montefanti, Aglietto di Sopra. Interrotta la strada da Voltre a Seguno, dalla sp95 Civorio a Montearsiccio, dalla Tombaccia a Farneto, Molino Pietrella. Interrotta La strada comunale tra Cusercoli e Predappio, da Cigno a Celletta di Seguno, dal confine tra il comune di Meldola e San Paolo. Un disastro che continua: frane a San Paolo in Aquliano, Pescaglie, Vignaletti, San Giovanni in Squarzarolo, Nespoli-Raggiolo-Aglietto, Bonalda-Monte Aglio, Pian di Berto-Giuntolo-Rullato, La Petrella via Piana, Cusercoli-Favale". 

Nessuna frazione di Civitella è al momento raggiungibile. Interrotta anche la strada provinciale 76 che collega Civitella a Civorio e successivamente alla vallata del Savio, con le famose "Curve della Beccheria" sul monte delle Ruote, meta di tanti cicloturisti per le pendenze vertiginose, che sono franate in diversi punti. Senza considerare la situazione critica sulla Bidentina, con interrotti i collegamenti (tranne per i mezzi di soccorso) tra Galeata e Santa Sofia per due distinte e grosse frane all'altezza di Pianetto e alla Pollo del Campo-stabilimento Amadori.

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