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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

La Chiesa del Carmine ha riaperto le porte con il concerto del ventennale dell'Hospice

L’evento si è svolto in collaborazione con l’associazione Magicamente Mozart e ha ottenuto il patrocinio dell’Irst, dell’Ausl Romagna, dei Comuni di Forlì e Forlimpopoli, del Festival del Buon Vivere e della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì

Con un concerto d’eccezione, la Chiesa del Carmine di Forlì ha riaperto le porte ai fedeli, diventando anche teatro dell'ultimo evento del ventennale dell’associazione Amici dell’Hospice e dell’Hospice di Forlimpopoli, entrambi fondati nel 2002. L’evento si è svolto in collaborazione con l’associazione Magicamente Mozart e ha ottenuto il patrocinio dell’Irst, dell’Ausl Romagna, dei Comuni di Forlì e Forlimpopoli, del Festival del Buon Vivere e della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. 

La Chiesa del Carmine riapre con un concerto per l'Hospice

Il concerto è stato diviso in due parti: nella prima si è svolta l’esibizione del flautista forlivese Yuri Ciccarese, insieme al Quartetto Wolfer, composto da Giampiero Montalti (violino), Daniele Brancaleoni (violino), Michele Rivi (viola) e Tatyana Mukhambet (violoncello), che hanno proposto il Quintetto di L. Boccherini, il Concerto di A. Vivaldi (n. 5 – Opera 10 in Fa maggiore) e il Quartetto K 285 B in Do maggiore di W. A. Mozart. E' seguita una seconda parte in cui il Coro Cappuccinini San Paolo, diretto dal maestro Enrico Pollini, insieme all’Ensemble strumentale Forum Livii (archi, fiati, corde e percussioni etiche), hanno proposto la Misa Criolla di A. Ramirez.

La Misa Criolla ha vinto dischi d’oro e di platino ed è stata riconosciuta dal Vaticano come opera di significato universale, capace di coniugare il messaggio religioso e i sentimenti universali di pace e fratellanza presenti in tutte le culture umane. Il fervore religioso, infatti si concilia con elementi folklorici, dando ad ogni sequenza un elemento di originalità: il Kyrie apre la messa con i suoni della vidala e della baguala, tipiche della musica creola argentina, la gioia del Gloria viene esaltata dai ritmi della danza argentina carnavalito, il Credo si sviluppa valorizzando i timbri andini della chacarera trunca, il Santo prende invece le mosse dal boliviano Carnaval de Cochahamba e, infine, l’Agnello di Dio conclude la messa sullo stile della pampa argentina.

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