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Cronaca

La Croce Verde manda un tir umanitario in Romania

Non conosce pause la carità internazionale targata Croce Verde Meldola-Predappio. L'ultimo beneficiario in ordine di tempo dell'onlus bidentina è la Casa di riposo di Cervenia, in Romania

Non conosce pause la carità internazionale targata Croce Verde Meldola-Predappio. L’ultimo beneficiario in ordine di tempo dell’onlus bidentina è la Casa di riposo di Cervenia, in Romania. I volontari coordinati dal presidente Ferdinando Avenali hanno appena inviato un carico di aiuti al direttore dell’ospizio e fiduciario rumeno della Croce Verde, dottor Niculae Bulumac, che sta provvedendo a ripartire i doni forlivesi ai vari destinatari in elenco.

Spiccano l’Ospedale civile di Zimnicea e i 740 minori ospitati nell’Orfanotrofio del distretto di Teleorman, realtà poverissima ma dignitosa, gestita con passione dagli assistenti sociali e operatori della locale amministrazione distrettuale, coordinata dalla dirigente Florica Alesy. Dall’elenco dei beni trasportati su “tir” a Cervenia, località del profondo sud della Romania, quasi al confine con la Bulgaria, spiccano letti con ruote, pannoloni e vestiario, materiale lettereccio, carrozzelle e giubbotti da lavoro, donati da “Linea Sterile” di Gatteo e dall’Ospedale “Bufalini” di Cesena. Grande slancio solidale anche da parte della ditta “Adjutor” di Forlimpopoli e dall’immancabile Comitato per la lotta contro la fame nel mondo di Forlì: l’onlus fondata da Annalena Tonelli ha inviato agli orfani di Teleorman derrate a lunga scadenza e ben 1.650 chili di pomodori pelati. “Dopo tante azioni umanitarie in Bosnia Erzegovina e nei Balcani – dichiara il presidente Avenali – ci rivolgiamo anche alla Romania, rispondendo a precise esigenze verificate in viaggi precedenti”.

Nel maggio scorso, la difficile realtà di Cervenia è stata visitata da un gruppo di croceverdini capitanati dallo stesso Avenali e dal volontario di lungo corso Loris Venturi. Nel suo piccolo (40 iscritti e 15 volontari operativi), la Croce Verde ce la mette tutta per lenire i disagi di un paese allo stremo. Statistiche recenti inquadrano la Romania come il più povero dell’Unione Europea. L’onlus bidentina continuerà a sostenere l’impegno dei vari Niculae Bulumac e Florica Alesy, senza trascurare gli altri fronti caritativi aperti nel Vecchio Continente. A cominciare dal progetto “Amra oltre i confini”, condiviso con l’Ageop di Bologna, che ha già condotto all’ospedale “Sant’Orsola” tre minori bosniaci affetti da leucemia, con fondate speranze di guarigione grazie al trapianto di midollo spinale. Condannati a morte certa nel loro misero paese, i giovani sono giunti in Italia a spese della Croce Verde, testimoni di uno slancio umanitario che va con un filo di gas, in barba alla più grave crisi economica dal 1929.

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