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L'emergenza umanitaria / Meldola

La Croce Verde Meldola-Predappio manda 200 letti per gli ucraini accolti in Romania

“Tutto il materiale – precisa il presidente croceverdino – è stato preso in carico dal console italiano a Cluj e dal prefetto locale"

Continua l’impegno della Croce Verde Meldola Predappio per i profughi ucraini. Appena dieci giorni fa, l’onlus coordinata da Ferdinando Avenali ha inviato a Cluj Napoca, in Romania, due tonnellate di biscotti e scatolame vario, latte in polvere, biberon, pannolini e vestiario per bimbi, assorbenti, salviette, 200 lenzuoli, federe e copriletto, giochi e cancelleria, decine di paia di scarpe nuove da donna e da bambino, 140 chili di farmaci, dentifrici e articoli sanitari.

“Tutto il materiale – precisa il presidente croceverdino – è stato preso in carico dal console italiano a Cluj e dal prefetto locale, che hanno il compito di coordinare, assieme a Croce Rossa e Vigili del Fuoco, il lavoro di aiuto e assistenza ai profughi ucraini giunti a migliaia anche in Romania (a metà marzo erano già entrate 300 mila persone, e di queste si è fermato almeno il 30 per cento). Spicca però anche l’impegno costante e duraturo dell’Accademia Mauriziana, costituita da imprenditori italiani, con cui la Croce Verde Meldola-Predappio condivide progetti socio-umanitari da un decennio. Proprio in occasione di quella spedizione, Avenali ha appreso del crescente flusso di fuoriusciti costretti a dormire in terra per mancanza di letti.

“Alcuni amici di Mirandola, coi quali collaboriamo da tempo - dichiara - ci avevano informato che a Pievepelago, nel modenese, c’è una struttura ricettiva per gruppi non più utilizzata, ma ancora arredata di tutto punto. Siamo andati in sopralluogo e abbiamo notato decine di letti in ottimo stato”. I volontari croceverdini non hanno perso tempo, chiedendo alla locale Amministrazione comunale di acquisire il tutto per trasferirlo in Romania a disposizione dei profughi. La task force caritativa orchestrata da Avenali, ha lavorato due giorni per smontare 200 letti completi di materassi, coperte, lenzuola, copriletti e cuscini, e caricarli su un camion, partito venerdì scorso. “Ci hanno dato una mano anche alcuni amministratori e volontari della Misericordia locale, che ringraziamo di cuore”.

L’arrivo del “tir” in Romania è previsto per martedì. Un primo carico di 50 letti verrà scaricato a Gherla, dove hanno montato una tendopoli organizzata dall’Associazione Futura e dal Comites, organizzazione di imprenditori italiani. Il resto è destinato al confine con l’Ucraina, con cui la Romania condivide 650 chilometri di confine, condivide progetti socio-umanitari a disposizione di un centro di accoglienza gestito dal gruppo Don Orione. Avenali annuncia l’allestimento di altre missioni umanitarie, in base alle esigenze riscontrate dai referenti locali. Anche se, in cuor suo, il presidente croceverdino confida che l’emergenza abbia presto fine con il cessare delle ostilità: “Il miglior auspicio che possiamo fare ai profughi e a chi li accoglie, è che esploda presto la pace”.

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