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La Fondazione Falcone con il Circolo Aurora: un progetto di comunità nel 30esimo anniversario delle stragi mafiose

Lo scopo dell’evento è stato quello di realizzare un progetto di comunità per la promozione della cultura della memoria, nel trentesimo anniversario delle stragi mafiose del 1992 e del 1993

Un salone gremito ha accolto lunedì scorso a Palazzo Albicini Alessandro de Lisi, curatore generale della Fondazione Falcone, ospite di un incontro aperto alla cittadinanza e promosso dal Circolo Aurora, su iniziativa della scrittrice Simona Palo. Lo scopo dell’evento è stato quello di realizzare un progetto di comunità per la promozione della cultura della memoria, nel trentesimo anniversario delle stragi mafiose del 1992 e del 1993. “Il mio scopo era far conoscere l’importante ruolo che la Fondazione Falcone svolge da anni grazie alla forza morale della Presidente Maria Falcone, e grazie ai suoi collaboratori, come Alessandro de Lisi, che si occupa di curare gli speciali progetti culturali in tutto in Italia e all’estero - così si è espressa al margine della serata Simona Palo, ideatrice dell’incontro -. L’arte è un ponte poetico tra la storia e l’impegno quotidiano, sollecita la riflessione e unisce le generazioni, non è retorica, non è decorazione, non celebra perché è sempre un linguaggio”.

Un’occasione di riflessione, dunque, nata anche dal racconto dell’ultimo romanzo di de Lisi, “Un’estate a Palermo – 1985. Quando i boss persero la partita” (Nuova Dimensione), nella cui prefazione proprio Maria Falcone scrive: “Giovanni e Paolo non piacevano a nessuno, de Lisi lo sa e lo racconta bene. Non piacevano alla città, ai colleghi, agli ipocriti, ai mafiosi. Erano uomini soli. Pochi amici veri, qualche collaboratore leale in divisa in un periodo in cui per fare l’investigatore dovevi avere fegato e tanta fantasia”.

“Per me è un onore servire la Fondazione Falcone, ho vissuto gli anni del sangue e anche quelli del latte, della rinascita civile contro le stragi. Ma il nostro impegno non bastò - sono le parole di De Lisi -. Serve maggiore coesione europea, serve mettere assieme il Paese, unire le scuole e le istituzioni attraverso i valori costituzionali come ci insegna Maria Falcone da trent’anni, è urgente ora che la cultura sposi le imprese migliori e più innovatrici, costruendo una barriera al virus letale del qualunquismo e della pigrizia civile. Forlì è una città capitale del volontariato, ricca di memoria collettiva e di persone coraggiose, può diventare un laboratorio sociale per l’arte contro le mafie, in attesa di avere le scuole e gli altri protagonisti il prossimo 23 maggio a Palermo. Adesso serve tutta l’energia possibile, l’invito ad esserci per tutti noi è un impegno morale”.

Erano presenti tutti i vertici istituzionali, dal prefetto Antonio Corona, al comandante Ferrari dell’Arma dei Carabinieri, il vice questore Aggiunto Enzo Tarquini per la Polizia di Stato, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Vito Tarquini, per il Comune di Forlì l’assessora alla Legalità Maria Pia Baroni, per la Consulta sulla Legalità il presidente Riccardo Tessarini e Lorena Poggi, il consigliere comunale Giorgio Calderoni e il dirigente Settore Cultura Stefano Benetti. Presenti anche tutte le associazioni cittadine che hanno voluto condividere il messaggio del manifesto simbolo dell’incontro “Forlì per la legalità. Insieme contro le mafie”: nasce così anche a Forlì il patto sociale per la memoria promosso dalla Fondazione Falcone, primo passo che porterà nei prossimi mesi a realizzare in città un intervento urbano, compreso nel progetto di comunità che unisce in altre parti d’Italia le scuole, la istituzioni, le imprese, ritrovando spazi quotidiani dove l’arte sollecita la memoria.

L’incontro, con il Patrocinio gratuito dell’Assessorato alla Legalità del Comune di Forlì, il sostegno della Fondazione CariRomagna e il patrocinio morale della Fondazione Falcone, ha visto l’adesione di Confedilizia, Rotary Club Forlì, Avis Comunale Forlì, Barcobaleno, Libera Presidio Forlì-Cesena e Presidio Forlimpopoli, Fidapa Forlì, Aido Provincia Forlì Cesena, Cava For Ever Group, VolontaRomagna, Italia Nostra Sezione di Forlì, Associazione Italiana Criminologi per l’Investigazione la Sicurezza, Round Table 6 Forlì, Cooperativa For.b, Associazione Culturale L’Ortica, Associazione Culturale La Foglia, Anpi Comitato Provinciale Forlì Cesena, Circolo Acli Lamberto Valli, Fondazione Dino Zoli, Unione Nazionale Veterani dello Sport, Armònia, Associazione Arma Aeronautica Sezione di Forlì, Forlì per Giuseppe Verdi, Gruppo di Preghiera di Monte Paolo, Federazione Nazionale Maestri del lavoro, Soroptimist Club Forlì.

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