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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

La Forlì che funziona. Ex deposito Atr: "Un progetto di respiro internazionale"

Arriva repentina la risposta alle lamentele di un cittadino rivolta alle attività svolte nell'ex deposito Atr. A replicare è Claudio Angelini, direttore artistico dell'evento Ipercorpo X edizione

Arriva repentina la risposta alle lamentele di un cittadino rivolta alle attività svolte nell'ex deposito Atr. A replicare è Claudio Angelini, direttore artistico dell'evento Ipercorpo X edizione. “ATR contemporaneo. Una cosa che funziona a Forlì”, così esordisce Angelini, richiamando il titolo delle nostre iniziative “La città che non va” e “La Forlì che funziona”, per le quali potete inviare le vostre segnalazioni a redazione@romagnaoggi.it. Una risposta che spiega la storia del progetto.

“Il progetto ATR contemporaneo, che vede impegnati il collettivo teatrale Città di Ebla e i suoi partners,  coadiuvato da Spazi Indecisi e Romagna Creative District, ha curato la programmazione culturale della spazio ATR durante la Notte verde/Innovazione Responsabile, attraverso la realizzazione del festival Ipercorpo, e, dopo la notte verde, attraverso l'organizzazione della mostra fotografica Totally Lost inserita nel progetto Atrium. Per questo progetto Città di Ebla ha vinto un bando della regione Emilia Romagna sulla riqualificazione di luoghi sotto tutela a fini culturali classificandosi al primo posto e ricevendo un plauso dalla regione stessa per come stiamo conducendo l'attività che è ancora in corso. - spiega Angelini - Inutile aggiungere parole sugli eventi, che hanno portato operatori e pubblico da tutta Europa, sostenuti da Comune, Provincia e Regione, definiti "Best Practice" per la logica di riuso di uno spazio per decenni dimenticato che è stato restituito alla città. Basta navigare su internet per rendersi conto della portata delle iniziative e della lungimiranza della collaborazione espressa in primis da ATR che ci ha concesso lo spazio, anche grazie alla solida rete di collaborazioni istituzionali e private sul territorio”.

Poi il direttore entra nel merito delle critiche rivolte nella segnalazione: “Mi soffermo su alcune questioni pratiche. La musica nella serata di sabato è terminata esattamente alle 1.30, come da permesso ottenuto e lentamente sono state fatte defluire seicento persone entusiaste dell'atmosfera interna ad ATR. - spiega -  Il luogo è attrezzato in stretta collaborazione con il Comune per garantire adeguata sicurezza al pubblico presente attraverso procedure che sono in atto da tre anni (periodo nel quale abbiamo sempre organizzato il festival). Il numero di giovani presenti in centro quello sera era certamente numeroso per via del dinamismo e delle innumerevoli opportunità che il centro storico della Città offriva ma nessun atto di vandalismo è stato compiuto e nessun muro è stato imbrattato durante l'evento. - sottolinea Angelini - Vi è stato anzi un grande rispetto dei luoghi sia all'interno che all'esterno del sito  ed un sano e partecipato modo di vivere lo spazio.  Le attrezzature meccaniche presenti all'interno del deposito non sono affatto raggiungibili dal pubblico che può solo osservare a distanza di sicurezza elementi del passato produttivo della nostra Città a cui noi abbiamo dato risalto”.

“La portata culturale degli eventi sopracitati gode dell'attenzione della stampa e dei media nazionali e non può essere ridotta a "discoteca a cielo aperto". - continua il direttore, riferendosi alle parole usate nella segnalazione del residente - All'interno dello spazio, quella stessa sera, si potevano frequentare oltre alla musica, installazioni video di artisti presenti quest'anno alla Biennale di Venezia. Diversi organizzatori di prestigiosi festival europei (Londra, Berlino, Budapest, Mosca, Colonia, Copenhagen) erano presenti per assistere all'evento. Quanto è capitato quest'anno in ATR si collega ad un progetto di ampio respiro di riqualificazione del centro storico che ha un futuro denso di opportunità che vogliamo cogliere per la Città di Forlì e i suoi cittadini”.

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