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Cronaca

La Guardia di Finanza di Forlì incontra gli ex allievi del collegio per orfani delle Fiamme Gialle

I quattro fratelli, figli del Maresciallo Maggiore Vincenzo Zagra, in forza all’allora Brigata di Licata (Agrigento), rimasti orfani di madre, nel 1954 furono dapprima accuditi dai nonni e poi vennero accolti, dal 1957, nel collegio voluto dall’allora comandante generale del corpo

Il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Forlì-Cesena, Colonnello Alessandro Mazziotti, ha ricordato insieme ai fratelli Angelo, Anna Maria, Maria Giuseppina e Salvatore Zagra, da anni residenti nella provincia di Forli’, la loro permanenza, in eta’ infantile, al collegio di Loreto per gli orfani della guardia di finanza, consegnando loro il volume intitolato “Il nido di Loreto: 25 anni di storia, fatti e testimonianze”.

I quattro fratelli, figli del Maresciallo Maggiore Vincenzo Zagra, in forza all’allora Brigata di Licata (Agrigento), rimasti orfani di madre, nel 1954 furono dapprima accuditi dai nonni e poi vennero accolti, dal 1957, nel collegio voluto dall’allora comandante generale del corpo, anche per arginare il problema degli orfani dei militari delle fiamme gialle caduti nella seconda guerra mondiale. L’istituto, con sede a loreto e gestito dalla guardia di finanza, ha svolto opera di accoglienza fino al 1974, grazie anche al contributo delle suore francescane e orsoline.

Nel 1970, il Maresciallo Zagra, per ricongiungersi con i propri figli, ormai adulti e residenti nel forlivese, chiese ed ottenne il trasferimento al locale comando gruppo dove presto’ servizio come comandante della brigata amministrativa. Durante il breve ma intenso incontro vi sono stati alcuni momenti di sentita commozione nel ricordare da parte degli ex allievi i momenti educativi del collegio e la preziosa formazione ricevuta, anche se con una severa disciplina.

Dopo il collegio, i signori zagra si sono affermati nel proprio lavoro e nella vita, formando splendide famiglie di cui sono molto orgogliosi. Al termine della cerimonia, tutti i fratelli hanno espresso riconoscenza sia per l’iniziativa di documentare con un libro la preziosa esperienza formativa avuta in fanciullezza sia l’attenzione che e’ sempre stata loro riservata da parte del corpo in memoria del proprio genitore. c

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