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Cronaca

La Lega: "I compensi lievitano per le poltrone nella holding del Comune"

"A 'Livia Tellus Romagna Holding SpA', lo 'strumento organizzativo' inventato dal Comune di Forlì nel 2011, è consentito violare le severe norme nazionali sui compensi?"

“A ‘Livia Tellus Romagna Holding SpA’, lo ‘strumento organizzativo’ inventato dal Comune di Forlì nel 2011, è consentito violare le severe norme nazionali sui compensi degli amministratori? A ben vedere sembra proprio di sì, se è vero, come emerge dal sito web della partecipata, che i tre rappresentanti del CdA, con in testa il presidente, percepiscono emolumenti per un importo quasi triplicato dal 2013, mentre la legge di riferimento, molto strombazzata dal governo Renzi, imporrebbe che l’importo percepito nel 2013 fosse addirittura decurtato del 20% negli anni successivi, a partire dall’1 gennaio 2015”: è quanto sostengono i due leghisti Massimiliano Pompignoli, consigliere regionale, e Daniele Mezzacapo, capogruppo in Consiglio comunale.

Dicono i due, in un comunicato: “Se infatti nel 2013 gli emolumenti dei tre componenti del CdA si attestavano all’incirca sui 20.000 euro, già nel 2014 erano lievitati a quasi 27.000 per arrivare nel 2015 e 2016 a 64.000 euro. E la parte del leone, inutile dirlo, la fa il presidente che, da solo, becca
30.000 euro, più un’indennità di risultato di 16.000 euro. Una bella cifra, non c’è che dire, ma a fronte di quali servizi? Con ogni probabilità, infatti, su cento cittadini di Forlì, pochissimi, se interrogati, saprebbero spiegare a cosa serva effettivamente la società partecipata al 100% dal Comune e quali siano i vantaggi della sua esistenza per le tasche dei contribuenti".

"La Lega Nord, vale ribadirlo, l’ha criticata fin dall'atto della sua costituzione, non pregiudizialmente, ma perché l’ha considerata una scatola vuota, un escamotage per operazioni di aggiramento del patto di stabilità e per ampliare le poltrone su cui piazzare persone di fiducia della Giunta. Non abbiamo per ora elementi per valutare l’operato dei vertici della partecipata - spiega Pompignoli - l’obiezione riguarda invece la supponenza con cui la Giunta Drei, e di conseguenza il partito di maggioranza assoluta cioè il Pd, si permette di aggirare una delle leggi manifesto del governo guidato dal suo segretario nazionale/presidente del Consiglio, all'insegna del proverbiale predicare bene e razzolare male. "Di qui, la necessità di fare chiarezza e di approfondire le motivazioni di questa anomalia attraverso un’interrogazione che sarà presentata a breve all'attenzione del sindaco."

LA REPLICA DEL COMUNE - “E' avvenuto un profondo cambiamento in Livia Tellus dalla sua costituzione ad oggi in particolare dopo il mese di luglio 2015 quando la holding è cambiata in modo strutturale diventando società capogruppo dei 15 Comuni della Romagna forlivese e non più del solo comune di Forlì. Ciò ha determinato una ridefinizione e un aggiornamento degli scopi di mandato e degli obiettivi operativi, oltre alla composizione del Consiglio di Amministrazione composto da tre figure, una delle quali in rappresentanza dei 14 Comuni. Il cambiamento dovuto allla necessità di doversi rapportare con un ambito molto più ampio, in una dimensione relazionale allargata e connesso a una rete di servizi e di innovazione su scala territoriale, determina maggior impegno e maggiori responsabilità rispetto all’assetto precedente, caratterizzato anche dalle necessità di rappresentanza dei 15 Comuni nelle varie società romagnole e di un adeguamento delle indennità. Ciò è avvenuto rispettando rigorosamente la normativa. La riorganizzazione avviata e ancora in atto, corredata alle scelte di dimensionare la holding al servizio dell’Unione, ha determinato una riduzione del numero complessivo degli amministratori che da 6 è passata a 4. Inoltre, come ben si legge nel documento, è avvenuta una diminuzione dei compensi lordi complessivi di governance di Livia Tellus e delle società interamente partecipate (Forlifarma, Forlì Mobilità Integrata, Forlì Città Solare), passando da 145.000 euro del 2013 a 105.000 euro del 2016. La norma è quindi stata rispettata sia nella forma (a cominciare dal 2014, prima che i cambiamenti del 2015 modificassero radicalmente il quadro) e anche nella sostanza come dimostra la diminuzione dei costi nell’intero periodo 2013 - 2016".

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