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Cronaca

La "nuova" polizia municipale nasce senza comandante, Morgagni: "Chiederemo al ministero"

“Il Comune di Forlì, in ben due anni di tempo, non ha proceduto all'assunzione del nuovo comandante della Polizia Municipale, finendo quindi per ricorrere ad una soluzione che appare confusa"

“Il Comune di Forlì, in ben due anni di tempo, non ha proceduto all'assunzione del nuovo comandante della Polizia Municipale, finendo quindi per ricorrere ad una soluzione che appare confusa, di dubbia legittimità e assolutamente inconciliabile con le stringenti esigenze attuali della città e del corpo”: è l'attacco che viene da Federico Morgagni, capogruppo del gruppo di centro-sinistra Forlì e Co. 

Con l'uscita del Comune di Forlì dall'Unione dei Comuni, con iter avviatosi nell'aprile 2020, si è venuto a determinare il reintegro delle funzioni di Polizia municipale all'interno dell'ente. Da qui la necessità di procedere alla nomina del nuovo Comandante del corpo che, a partire dal primo gennaio 2022, per Morgagni avrebbe dovuto assumersi la responsabilità del complesso processo di riorganizzazione operativa e gestionale di questo servizio.

Invece, “come è emerso anche nella replica burocratica e caotica dell'assessora Baroni ai numerosi question time presentati dai gruppi consiliari di centro sinistra in Consiglio comunale, si sta procedendo ad una sorta di scorporo delle funzioni che la normativa regionale assegna in maniera unitaria ad una sola figura di Comandante della Polizia locale, distribuendole su due figure professionali: il Vice-Segretario del Comune  Michele Pini e il Vice-Comandante dei Vigili (cui verrà attribuita una specifica posizione organizzativa), l'uno privo dell'esperienza e l'altro dei requisiti di legge per assolvere al compito di comandante”.

Specifica Morgagni: “Tenuto conto che Legge regionale n. 24 del 2003 prevede esplicitamente che i corpi di Polizia locale comprendano un Comandante, la cui funzione può essere attribuita “solo a personale di comprovata esperienza con riferimento ai compiti specifici affidati e alla complessità dell'ente di appartenenza, preferibilmente maturata all'interno dei servizi di polizia locale”, la scelta dell'Amministrazione espone il Comune al rischio di perdere i requisiti per la costituzione del "Corpo di Polizia Locale", rendendo impossibile fruire dei previsti contributi per potenziamento e l'acquisto di mezzi e attrezzature e formazione del personale. Di conseguenza, non ritenendo affatto sufficienti le risposte dell'assessora, provvederemo a porre un quesito preciso sulla vicenda al Ministero della Funzione pubblica onde scongiurare rischi per la nostra città”.

“Nel frattempo rimangono sul tavolo tutti i timori e le preoccupazioni per il fatto che una riorganizzazione operativa così complessa e urgente venga avviata senza una chiara indicazione degli obiettivi da perseguire e che si proceda in assenza di una figura che abbia le competenze e le qualifiche necessarie per guidare questa operazione. Il tutto a discapito del benessere e della sicurezza dei cittadini e della valorizzazione e della qualità del lavoro degli operatori della Polizia locale”, conclude il consigliere.

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