La proposta: "Intitolare una scuola, una via o un parco ad Adler Raffaelli"

Intitolare una scuola, una via o un parco ad Adler Raffaelli. La proposta indirizzata al sindaco di Forlì, Davide Drei, e al presidente della Commissione Toponomastica è a firma di Ennio Gelosi, Sauro Sedioli, Nadia Masini, Davide Argnani, Miro Flamigni, Florio Amadori, Euro Camporesi, Rino Monti, Pierantonio Zavatti, Paride Amanti, Oretta Mariotti e Stefano Legrotti. Sono trascorsi già dieci anni dalla scomparsa di Raffaelli, consigliere comunale a Forlì e a Predappio, ma anche educatore e giornalista. "Chi lo ha conosciuto, come noi, non può non ricordare la figura e l'opera di un uomo di grande valore - affermano i firmatari della proposta d'intitolazione -. Una persona impegnata sempre per il riscatto e la difesa delle classi più deboli. Chi lo ha avuto come maestro elementare ne porta un'impronta indelebile come figura di riferimento autorevole e limpida che con i suoi insegnamenti ha favorito la maturazione umana e la crescita civile dei suoi allievi".

"Scrittore, pubblicista, direttore di giornali, uomo di cultura di assoluta e esemplare integrità morale è stato autore di libri che rappresentano ancora oggi una testimonianza di straordinario interesse sui temi della Resistenza del filo spinato, derivata dalla sua esperienza di internato militare e poi di deportato e recluso nei campi di concentramento in Germania per 20 lunghi mesi - ricordano -. Per anni alla guida della sezione provinciale dell'Associazione Combattenti e Reduci, prima come presidente e poi come segretario, caratterizzò i suoi mandati con il risalto e la messa in primo piano dei valori della pace e della coesistenza pacifica tra i popoli, lui che aveva provato le sofferenze e gli orrori della guerra. Studioso appassionato e meticoloso dell'epigrafismo in Romagna ha scritto testi dai quali non si può prescindere per chi si occupa di questa disciplina.