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Cronaca

La protezione civile si spacca sul servizio al centro vaccini, è polemica. La replica: "L'Agenzia ha deciso così"

Proprio mentre il Piano Vaccini del nuovo governo Draghi vede tornare alla ribalta la proposta di mettere in campo Esercito e tutta la struttura della Protezione civile nazionale, in Emilia-Romagna si consuma la rottura

Proprio mentre il Piano Vaccini del nuovo governo Draghi, che sarà coordinato dal generale Francesco Figliuolo, vede tornare alla ribalta la proposta di mettere in campo Esercito e tutta la struttura della Protezione civile nazionale, in Emilia-Romagna si consuma la rottura tra Agenzia della Protezione Civile e le Ausl negli hub vaccinali, tra cui quello di Forlì alla Fiera. Una rottura che, però, non è piaciuta a due associazioni che compongono il Coordinamento provinciale della protezione civile, quella di Forlimpopoli e quella di Bertinoro, che continueranno a prestare servizio  al punto vaccini anche senza il coordinamento dell'Agenzia regionale. 

Proprio su questa scelta si sarebbero consumate delle dimissioni all'interno del Coordinamento provinciale della Protezione civile. L'immagine del volontariato di protezione civile spaccato in un momento di emergenza collegata alla somministrazione dei vaccini non trova concorde il presidente del Coordinamento provinciale Gabriele Russo che in una nota tuttavia non spiega la situazione limitandosi a  sostenere che ci sono “decisioni assunte che probabilmente, anzi sicuramente, poggiano su ragionamenti che hanno un loro valore”, senza tuttavia spiegare quali. Per Russo invece “questa non è la ragione che ha fatto decadere il precedente Consiglio” e “la decisione dell’Agenzia Regionale ricalca l’impegno assunto con AUSL di garantire un supporto solo nella cosiddetta prima fase e fino al 28 febbraio”. 

Di fatto però l'Agenzia della protezione civile regionale si sfila dal servizio al punto vaccini: “Non essendoci più una attivazione formale da parte dell’Ente Agenzia Regionale non può esserci una regia del Coordinamento. Per quanto riguarda l’impegno di alcune delle nostre associazioni, queste hanno risposto ad un invito rivoltogli da AUSL e non può essere certamente letto come un contrasto con il Coordinamento ma rimarca lo spirito di mettersi come sempre al servizio della collettività così come avviene in quei Comuni laddove stanno operando. Posso garantire che non ci sono attriti all’interno del Coordinamento che è impegnato più che mai nel portare avanti il lavoro che viene richiesto dal territorio e che troverà sempre pronte le 35 associazioni che lo compongono nell’espletamento dei suoi compiti”.
 

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