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Giovedì, 28 Settembre 2023
Cronaca

La rinascita del Parco Urbano: riparte “Gommolandia” per la gioia dei più piccoli. E in settimana riapre il chiosco

E’ tornata in funzione nel week end l’area giochi con i gonfiabili sommersa dall’alluvione. La titolare: “Finalmente vediamo uno spiraglio di speranza”

Un nuovo segnale di ripartenza per il Parco urbano: ha riaperto i battenti nel week end “Gommolandia”, l’area giochi con i gonfiabili dedicata ai bambini, sommersa dall’inondazione del maggio scorso. Una ripartenza più “ridotta” - i gonfiabili sono numericamente di meno rispetto al passato perché molti sono andati perduti - ma che assume un significato che va al di là delle dimensioni e dei numeri. 

“Siamo ripartiti sabato e domenica, sono venute una ventina di persone, tutte contentissime. Il guadagno, in termini economici non è rilevante, ma quello che importa è che per noi questo momento rappresenta è un nuovo inizio - dice la titolare di "Gommolandia", Monica Savina - perché dopo l’alluvione pensavamo di non poterci più rialzare e ora vediamo uno spiraglio di speranza". Anche il parco giochi, come tutta l’area verde, era finita sotto quattro metri d’acqua la sera del 16 maggio e i gonfiabili sommersi dal fango. Per il recupero del Parco “Franco Agosto” - con danni quantificabili intorno ai 600mila euro - fin dai momenti successivi agli eventi alluvionali era partita la raccolta fondi denominata "Un aiuto subito - TgLa7 Corriere della Sera", nata con l’idea di “adottare” un luogo particolarmente colpito dall’alluvione per contribuire alla sua rinascita, con un contributo di 500mila euro. 

“In questi mesi abbiamo ricevuto chiamate da tutta la regione - dice Monica - per sapere quando avremmo riaperto: da Argenta, Bologna, Faenza, perché sono in tanti gli affezionati al nostro parco urbano e alla nostra area giochi”. Che, al momento, è stata trasferita in quello che una volta era il campo da basket, ed è aperta tutti i giorni dalle 16 alle 20, per la gioia dei più piccoli e delle famiglie. “Ancora molto resta da fare perché tutto torni come prima ma almeno siamo riusciti a recuperare la pavimentazione compromessa dal fango grazie alla moquette che ci è stata donata dalla Fiera di Forlì - spiega la titolare - e abbiamo ripristinato la recinzione per la notte. Sperando che vengano portate a termine le operazioni di pulizia per consentire alle famiglie e ai frequentatori del parco di tornare a passeggiare e a godere della natura”.

Entro la settimana riapre il chiosco

Intanto, entro la settimana, si prepara a riaprire anche il chiosco-bar i cui lavori di recupero dovrebbero terminare venerdì.  “Stiamo facendo di tutto per accelerare i lavori e consentire la riapertura - dice Marcello Rosetti, presidente della società di gestione “Il parco”, la cui concessione da parte dell’amministrazione comunale è in scadenza al 31 dicembre - e nel frattempo sono stati ripristinati i bagni. Complessivamente possiamo dire che la situazione è dignitosa e il parco recuperato al 90 per cento”. Dopo l’alluvione il fango rimosso dal prato e dall’area verde è stato concentrato nella zona retrostante la fontana e l’idea è quella di farne una nuova “collinetta”, anche per abbattere i costi legati alla rimozione e smaltimento del fango.

Alberature integre, lavori in corso nel laghetto  

Anche l’area giochi per i bambini è tornata in funzione, è stata sistemata l’illuminazione (circa 200 faretti) e, complessivamente, lo stato delle alberature si è rivelato sostanzialmente integro, nonostante la tempesta di vento delle scorse settimane. Resta da risolvere il problema del laghetto, dove ancora si trova il fango alluvionale. “Sono in corso le operazioni di sistemazione - dice Rosetti -. Il Comune si sta occupando della collocazione degli animali acquatici ancora presenti, ovvero tartarughe e pesci: le prime saranno trasferite in un centro specializzato a Modena, mentre i pesci saranno portati in altri parchi della città”. Dopodiché inizieranno gli interventi di pulizia e ripristino: “Verrà svuotato e poi capiremo quali soluzioni adottare”. Per quanto riguarda gli animali presenti nel parco, molti inevitabilmente sono morti a seguito dell’inondazione, ma si registra una consistente presenza dei conigli, circa 800. “La nostra priorità è stata recuperare l’esistente - conclude il gestore -: se avessimo dovuto aspettare che tutto fosse a posto avremmo dovuto riaprire tra un anno e mezzo, questo ci sembra già un buon risultato”.

Gommolandia dopo l'alluvione

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