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La Guerra Russia-Ucraina

La Russia attacca l'Ucraina, "Un giovedì orribile. La realtà di un mondo che ancora non ha imparato dalla storia"

Sui social si è scatenata l'indignazione all'offensiva militare, con condanne anche dal mondo politico forlivese

Lo scenario più cupo si è concretizzato. Giovedì mattina i forlivesi si sono svegliati con la notizia dell'attacco della Russia all'Ucraina. Una guerra nel cuore dell’Europa, ai confini della Ue e della Nato. Sui social si è scatenata l'indignazione all'offensiva militare, con condanne anche dal mondo politico forlivese. "Un giovedì orribile, immagini che non avremmo mai più voluto vedere, speriamo che tutto si fermi presto e la ragione torni a prevalere - scrive su Facebook il parlamentare della Lega, Jacopo Morrone -. La Lega condanna con fermezza ogni aggressione militare, l’auspicio è l’immediato stop alle violenze, sostegno a Draghi per una risposta comune degli alleati".

"Penso alla popolazione di quelle zone, a chi vive al confine con la Russia, ai racconti di chi in Italia ha vissuto per davvero l’orrore della guerra; e alle angosce di chi si prepara a viverla - è il pensiero affidato ai social del deputato Marco Di Maio -. Tutto appare così assurdo, irrazionale, pericoloso. Inutile. In ballo non c’è solo la conquista di due territori dell’Ucraina orientale: la sfida che Putin ha lanciato riguarda la capacità delle democrazie liberali, dell’Occidente e dell’Europa di rispondere alle minacce e garantire la sicurezza ai propri concittadini. Putin non vuole solo annettere Donetsk e Lugansk: no, vuole anche e soprattutto mettere in discussione diritti civili, conquiste sociali e modi di vivere della nostra parte del pianeta a cui l’Ucraina vuole unirsi. La parte delle democrazie libere, autonome, indipendenti. Putin provoca e cerca il fallo di reazione, il pretesto, il Gavrilo Princip della situazione. Una guerra di nervi e di valori, che non possiamo permetterci di perdere e che dobbiamo combattere fino in fondo. Senza trascinare il mondo in un conflitto militare. Una sfida gigantesca, un appuntamento con la storia".

"Una capitale europea è sotto attacco. Sembra un sogno, un brutto sogno. Invece è la realtà - esordisce invece il sindaco di Santa Sofia e segretario territoriale del Pd, Daniele Valbonesi -. La realtà di un mondo che ancora non ha imparato dalla storia, di un mondo dove troppo spesso prevalgono gli interessi. L'attacco russo è ingiustificabile e bisogna essere uniti in difesa del popolo ucraino. Non sono ammesse indecisioni e giustificazioni. Si possono fare teorie e congetture di vario tipo ma oggi, oltre a vergognarsi della nostra specie, credo si debba pensare a lavorare per costruire la pace e interrompere questa assurda realtà".

"L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia è un atto di guerra, unilaterale e sconsiderato, una violazione del diritto internazionale ingiustificabile da ogni punto di vista, che costerà vite umane e sofferenza - affermano invece il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e la vicepresidente, Elly Schlein, sull’attacco armato portato dalla Russia allo Stato ucraino -. L'Europa e l’Italia - che ripudia la guerra - devono rispondere unite, con fermezza, per fermare questa follia. Le iniziative della comunità internazionale non possono concedere un solo centimetro alla logica antidemocratica e alle azioni irresponsabili di chi pensa di poter calpestare impunemente il diritto dei popoli- proseguono Bonaccini e Schlein-. I canali diplomatici sono e rimangono l'unica strada possibile per la coesistenza pacifica e sicura”. Sosteniamo l’impegno del Governo italiano e del presidente Draghi- sottolineano presidente e vicepresidente- per preservare la sovranità dell’Ucraina, la sicurezza dell’Europa e l’integrità dell’ordine internazionale basato sulle regole e sui valori condivisi. E siamo vicini alla numerosa comunità ucraina in Emilia-Romagna. Quanto sta succedendo nella loro terra- chiudono Bonaccini e Schlein- riguarda anche noi, la nostra libertà, la nostra democrazia, il nostro vivere civile. Non siete soli".

Anche il gruppo provinciale di Forlì in Azione si muove contro il conflitto in corso in Ucraina. Il segretario Umberto Orlati esprime preoccupazione: "L'attacco russo all'Ucraina scaraventa l'Europa indietro di cent'anni, ancora una volta i rapporti tra nazioni si risolvono con la forza e le armi. I nazionalismi dimostrano di nuovo tutta la loro insensatezza. La scelta di aggredire non può essere accettata, mai. Cosa si può fare da un territorio lontano  come il nostro e le cui istituzioni hanno poteri non rilevanti? Sono i civili, donne e bambini, chi paga il prezzo più alto in guerra. A loro dobbiamo rivolgere la nostra attenzione, anche da qui. Per questo chiediamo alle istituzioni, comunali e provinciali, di attivare subito tutti i canali possibili per aprire subito corridoi umanitari verso il nostro territorio, coinvolgendo tutti quei soggetti pubblici e privati che già si sono spesi per dare aiuto in altre parti del mondo. Ogni ucraino è nostra sorella, nostro fratello. Adoperiamoci per metterli in salvo subito, la politica faccia politica".

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