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Cronaca

La sanità (e non solo) incrocia le braccia, possibili disagi. L'Ausl: "Garantiti i servizi essenziali"

Indetto uno sciopero generale nazionale di tutte le categorie e i comparti pubblici e privati

L'Ausl Romagna informa la cittadinanza dello sciopero generale nazionale di tutte le categorie e i comparti pubblici e privati indetto dall’Associazione Sindacale Uso e dello sciopero generale nazionale di tutto il personale del comparto Sanità Pubblica proclamato dall’Associazione Sindacale Usb Pubblico Impiego Sanità per l’intera giornata di mercoledì. Nella giornata dello sciopero saranno assicurati i servizi essenziali, nel rispetto della vigente normativa, attraverso l’individuazione dei contingenti minimi di personale a garanzia delle prestazioni indispensabili e non dilazionabili, equivalenti ai servizi minimi assicurati normalmente nei giorni festivi.

La mobilitazione del sindacato di base comprende non solo la sanita', ma anche strutture per anziani, trasporti, scuola e servizi educativi. "Quattro settori strategici nella vita del Paese decidono che e' tempo di mobilitarsi insieme", afferma il sindacato di base. A incrociare le braccia saranno in particolare i lavoratori delle scuole di ogni ordine e grado, compresi nidi e materne, della sanita' pubblica e dell'Asp, "nuovamente sottoposti a ritmi massacranti e a rischi seri per la propria salute e sicurezza".

Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, invece, viene confermato lo sciopero a livello nazionale, ma "in Emilia-Romagna l'intervento della commissione di garanzia impedisce l'indizione dello sciopero locale". Secondo Usb, "in nessuno di questi settori la prima fase dell'emergenza ha prodotto il necessario cambio di passo rispetto ad assunzioni stabili di personale e finanziamenti per mettere in atto tutte le modifiche che la lezione del covid-19 ha indicato". Inoltre, contesta il sindacato, e' mancato "soprattutto un lavoro di pianificazione integrata di questi servizi". Ognuno di loro, insiste Usb, "deve essere messo nelle condizioni di garantire i diritti costituzionali e non puo' diventare luogo di trasmissione incontrollata del virus".

Il sindacato di base propone "un piano di messa in sicurezza e potenziamento dei servizi pubblici essenziali, che devono diventare oggi il cuore della gestione di questa drammatica fase e domani del suo superamento". Per Usb, infatti, "era chiaro che con la riapertura delle scuole, a settembre, la curva dei contagi sarebbe nuovamente cresciuta. Il rimpallo costante di competenze tra Stato, Regioni e Comuni, l'assenza di un qualunque progetto di screening di massa, la colpevole mancanza di un indirizzo politico in grado di contrastare i feroci obiettivi del mondo produttivo che vuole rimanere aperto a tutti i costi, a scapito di salute e sicurezza, l'assenza di misure universali di reddito e di tutela per le fasce di lavoratori piu' colpiti dalla crisi, tutto questo ci ha fatto precipitare in una situazione fuori controllo che non vogliamo piu' accettare passivamente", attacca Usb Emilia-Romagna.

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