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Cronaca Dovadola

La testimonianza cristiana della beata Benedetta attira sempre più fedeli

Don Andrea Vena, biografo ufficiale di Benedetta Bianchi Porro, beatificata il 14 settembre 2019 nel Duomo di Forlì, è disponibile a guidare, preferibilmente a Dovadola, incontri incentrati sulla figura della beata

“Ad un anno dalla beatificazione di Benedetta Bianchi Porro, riscontriamo un aumento di attenzione alla sua persona e al suo messaggio”. Il vicario generale diocesano e presidente della Fondazione intitolata alla beata, mons. Pietro Fabbri, non ha dubbi sulla forza della testimonianza cristiana della giovane dovadolese. Benedetta, spirata con un “grazie” il 23 gennaio 1964 a Sirmione del Garda, a soli 27 anni, nonostante l’incredibile calvario provocato dalla neurofibromatosi, che lei stessa era riuscita a diagnosticare, è una luce sempre più viva in Diocesi, e non solo.

Tutto questo ha portato il vescovo di Forlì-Bertinoro mons. Livio Corazza “ad accogliere con piacere la proposta di don Andrea Vena, il biografo di Benedetta Bianchi Porro”. Il sacerdote, incardinato nella diocesi di Concordia-Pordenone, la stessa da cui proviene il vescovo Livio, ha dato la propria disponibilità a guidare incontri, ritiri, giornate di preghiera e riflessione a partire dalla figura della “nostra beata”. L’iniziativa è rivolta a parrocchie, monasteri, uffici diocesani, associazioni, movimenti, gruppi ecclesiali, educatori, animatori, catechisti e “a quanti desiderano mettersi in ascolto della testimonianza e del messaggio di Benedetta”. Come sede degli incontri, don Vena, noto ai forlivesi per aver predicato nel gennaio scorso la Novena in preparazione alla festa patronale della Madonna del Fuoco, propone in particolare la Badia dovadolese di S. Andrea, che dal 1969 custodisce le spoglie mortali di Benedetta, ma anche la Casa Marzano, posta sopra Dovadola, gestita dalla Fondazione Benedetta Bianchi Porro.

Il sacerdote veneto, che ha appena lasciato la guida pastorale della parrocchia di Bibione, per assumere l’incarico di collaboratore con il centro pastorale dell’Università Cattolica di Milano, per i progetti legati al Centenario dell’Ateneo e per i rapporti col mondo ecclesiale, ha già inviato un calendario di date, da ottobre 2020 a marzo 2021, in cui potrà essere presente a Dovadola: sabato 17 e domenica 18 ottobre 2020, sabato 14 e domenica 15 novembre 2020, sabato 12 e domenica 13 dicembre 2020, sabato 23 e domenica 24 gennaio 2021, sabato 13 e domenica 14 febbraio 2021 e infine sabato 13 e domenica 14 marzo 2021. Per prenotazioni e per concordare le modalità di organizzazione degli incontri, è necessario inviare una mail a: donandreavena@gmail.com.

“Se ci pensiamo – dichiarò il vescovo Livio il 6 agosto 2018 nella Badia di S. Andrea, presiedendo la celebrazione eucaristica in occasione dell’82° compleanno virtuale della Venerabile - Benedetta non fa certamente parte di quei modelli che la cultura odierna tenta di offrirci: non era particolarmente ricca, non era fisicamente sana tanto che fin da piccola era “zoppetta”, come la chiamavano gli amici; e alla fine si è ritrovata sorda, cieca e paralizzata in un letto, tanto, come direbbe papa Francesco, da divenire a tutti gli effetti uno scarto per la cultura del perfezionismo di oggi”.

Nonostante abbia trascorso gli ultimi anni di vita in un letto, privata di tutte le facoltà sensoriali ad eccezione del palmo della mano sinistra e di un filo di voce, è stata per tanti strumento d’incontro e conforto. “Da oggi – dichiarò sempre mons. Corazza il 14 settembre 2019 in Duomo, al termine della celebrazione di beatificazione di Benedetta - iniziano i pellegrinaggi a Dovadola e invito tutte le parrocchie della nostra diocesi a recarsi alla sua tomba”. Ad un anno di distanza, quelle parole risuonano quanto mai profetiche nel cammino verso la santità di questa giovane, che si è fidata ciecamente di Dio. 

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