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Cronaca

"La valigia di Caterina", prosegue l'impegno del Lions Club Forlì Host

Il Lions Club Forlì Host sta inoltre finanziando, per un ammontare di 4.600 euro, due corsi di formazione per altrettanti Operatori Oss

l service a favore delle donne maltrattate dal titolo "La valigia di Caterina", promosso dal Distretto 108 A dei Lions e che a Forlì viene attuato dal Club Host, da diverse settimane sta registrando adesioni e nuovi atti concreti. Il sodalizio presieduto da Caterina Rondelli ha già provveduto a finanziare l'acquisto di mobili per arredare uno dei luoghi dove sono ospitate donne che hanno subito violenza ed ha incamerato l'offerta in denaro effettuata, in occasione del 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, da alcuni negozianti di via Maurizio Quadrio per sostenere il progetto. 

Il Lions Club Forlì Host sta inoltre finanziando, per un ammontare di 4.600 euro, due corsi di formazione per altrettanti Operatori Oss. A questi corsi potranno partecipare due donne vittime di violenza per fare in modo che, in prospettiva, possano raggiungere, con il proprio lavoro una piena autonomia, non solo economica ma anche psicologica. Nei giorni scorsi un nuovo sostegno è arrivato da Micaela Pantoli, che a Forlì e Provincia rappresenta la notissima linea di prodotti di bellezza Guam, che ha donato al Club diverse confezioni dei famosi fanghi per il viso, i capelli, il bagno e tutto ciò che aiuta una donna ad essere bella.

"Ho pensato che un po' di creme per curarsi potevano essere gradite dalle signore che hanno subito violenza e che sono seguite dal Centro Donna del Comune di Forlì - commenta Pantoli -.Per cui, presidente Rondelli, la consideri una “valigetta di coccole” per donne che le coccole non le hanno mai avute. Se non ci fosse stato il Covid le avrei proposto un incontro con le interessate per insegnare loro come usare i prodotti ma stante la situazione attuale, per ora le consegno a lei".

"La solidarietà espressa in questo modo - dichiara Rondelli - fa doppiamente piacere perché da una parte significa che il nostro impegno è stato apprezzato anche al di fuori del nostro ambito associativo e dall'altra perché Micaela sa benissimo che le destinatarie del suo dono difficilmente potrebbero essere sue clienti, in quanto il loro problema è focalizzato sulla soluzione dei bisogni primari e il resto verrà, se verrà, molto più avanti".

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