La vita ai tempi del Coronavirus - "Nella mente di mia figlia è nata una poesia"
"È nata così, nella mente di una bambina di nove anni, che da quasi 50 giorni si è vista proiettata in un mondo nuovo, fatto di abitudini bloccate"
È nata così, da una "consegna di scuola" della maestra di classe della Scuola Bersani. Dopo una lettura assegnata, mia figlia doveva scegliere un argomento e comporre una poesia in rime. È nata così, in questo periodo dove i notiziari e le conversazioni in casa ripetono le parole chiave "virus, restiamo a casa, scuola, lezioni online..."
È nata così, nella mente di una bambina di nove anni, che da quasi 50 giorni si è vista proiettata in un "mondo nuovo", fatto di abitudini bloccate, "andare a scuola, a trovare i nonni, a fare un giro al parco". E nella sua mente, son saltate fuori queste rime, che rimarranno di sicuro nella sua mente e nei suoi ricordi e che spero facciano capire ai "disobbedienti" che i bambini ci guardano, ci possono insegnare che ci sarà un mondo che non sarà più come prima, ma che i bambini aspettano a braccia aperte per abbracciare i loro compagni di scuola, i nonni, i cugini e chiunque ora vedono solo da un display di un cellulare. Se un bambino ci risponde per(con) le rime, bisogna ascoltarlo, sempre.
Ecco il testo:
La Pasqua di quest'anno
Per Pasqua di quest'anno
Questo virus ha fatto un danno
Senza scuola e senza amici
Non siam ben tutti felici
Noi in giro non ci andiamo
Ma a casa noi restiamo
Prima o poi ci rivedremo
E gran festa ci faremo
Noi la cura non troviamo
E per questo noi aspettiamo
Al più presto, finirà
E il bel giorno arriverà
Quando il virus finirà,
Tutti insieme ci si vedrà.
Davide, Monia e Greta
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