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Cronaca

La vita ai tempi del Coronavirus - "Questa quarantena è un'illuminazione: non è dovuto proprio nulla"

"Quando viene scosso il nostro piccolo mondo, la nostra sfera affettiva e vengono messe in discussione le nostre certezze, reagiamo ed entriamo subito in panico"

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In un periodo in cui si dà sempre più spazio al dramma e alla negatività, io vado controcorrente. Sono una persona estremamente sensibile e, certamente, le notizie e le immagini a cui tutti noi siamo sottoposti in questi giorni mi fanno grande effetto. Fortunatamente, però, quella dote che il più delle volte viviamo come un peso e un difetto, la sensibilità, la sento tanto anche in positivo. Avendo un carattere tendenzialmente pessimista e ipocondriaco, mai avrei immaginato di riscoprire in me tanta forza ed equilibrio. Ho superato tanti avvenimenti, più o meno gravi, nella mia vita e sono certa mi siano serviti tutti per sviluppare una certa resilienza. Si tratta della capacità di reagire positivamente alle avversità, reinventandosi, senza farsi scoraggiare. Un iniziale momento di crisi penso sia più che normale, siamo esseri umani del resto, fragili e con poche certezze e tutti, nessuno escluso, con tante paure, in primis delle malattie e della morte.

Quando viene scosso il nostro piccolo mondo, la nostra sfera affettiva e vengono messe in discussione le nostre certezze, reagiamo ed entriamo subito in panico. Penso sia una forma di protezione verso noi stessi e ciò che ci riguarda da vicino. Credo, però, che il panico il più delle volte, se non gestito adeguatamente, possa portare solo problemi in più, ci fa perdere lucidità e razionalità, creando disagi inutili. Ho 31 anni e tanti progetti e sono assolutamente determinata a rafforzarmi sempre più per riuscire a prendere di petto tutto ciò che la vita mi riserverà. Ora ho ancora più chiari in mente i reali valori della vita. Questa quarantena è una sorta di illuminazione. Bisognerebbe imparare a vedere e valorizzare anche il bello della vita. Rendersi conto che avere la possibilità di scegliere cosa, come e quando fare ciò che desideriamo è davvero un regalo. Non ci è dovuto assolutamente nulla, anzi, siamo noi a dovercelo meritare. Soffermarsi sulle piccolezze, l’azzurro del cielo, il calore del sole sulla faccia e i nostri respiri. Saper fermarsi, osservare, rendersene conto e ringraziare per tutto ciò che abbiamo. In un mondo in cui si corre sempre e non si fa altro che lamentarsi, dovremmo cercare di dare il giusto peso alle cose che ci capitano. Che grande traguardo sarebbe trovare un equilibrio interiore che ci permetta di vedere nella giusta prospettiva! Io auguro a tutti questo, essere più umani, più umili e più altruisti. Speriamo sia la volta buona che il mondo grazie a noi migliori un po'.

Giulia        

La vita ai tempi del Coronavirus - Il diario dei nostri lettori

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