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Ladro arrestato, la protesta: "La mattina dopo era già allo stesso supermercato"

"Com’è possibile che un ladro colto con le mani nel sacco sia stato ritrovato libero di circolare in strada e minacciare il personale dello stesso negozio dove aveva tentato il furto?”, dice l'Ugl

"Complimentandomi con le guardie giurate, che grazie al rapidissimo intervento hanno sventato l’ennesimo furto in città, sottolineando la perfetta dimostrazione di collaborazione  tra forze dell’ordine  e servizi di vigilanza  privati, non posso non evidenziare il mio stupore per come s’è conclusa questa vicenda. Com’è possibile che un ladro colto con le mani nel sacco sia stato ritrovato libero di circolare in strada e minacciare il personale dello stesso negozio dove aveva tentato il furto?". a porre la domanda è Filippo Lo Giudice, segretario regionale Emilia-Romagna dell'Ugl guardie giurate, uno dei sindacalisti più attivi sul territorio nel comparto della vigilanza privata.

Il caso è quello di un immigrato marocchino fermato fra sabato notte e domenica  all'interno del  Discount Dpiù in via Cristoforo Colombo a Forlì,  bloccato prima che riuscisse a fuggire con la refurtiva, arrestato e ritrovato la mattina dopo, domenica verso le 11, a disturbare nello stesso negozio da lui derubato alcune ore prima, tanto che si è reso necessario l'intervento di una volante della Questura. “Chiediamo che ci si spieghi perché un ladro che è stato fermato in flagranza di reato si possa trovare a piede libero?”: protesta Filippo Lo Giudice.

IL VIDEO: PISTOLE SPIANATE, BLITZ PER PRENDERE IL LADRO

"Questo episodio, che si aggiunge ai molteplici casi di ladri di appartamento arrestati e subito rilasciati,  di cui come sindacato abbiamo dato notizia, dimostra una volta di più che questo tipo di giustizia non tutela le vittime dei reati, ovvero: cittadini e lavoratori. Questi accadimenti ci fanno dire che è necessario cambiare la legge e sancire la regola semplicissima che chi ruba e viene colto in flagranza di reato debba essere rinchiuso immediatamente in galera senza poter nuocere nuovamente, come accade oggi, in attesa di processo. Chiediamo al governo, attraverso Jacopo Morrone, che si inaspriscano le pene e non si consenta a chi delinquere di prendersi gioco delle vittime all’infinito. Perché così facendo si alimenta il clima di insicurezza e i cittadini perdono fiducia nelle istituzioni, oltre a dover prendere atto che aumenta nelle strade il numero di delinquenti pronti a commettere reati", aggiunge Lo Giudice.  

Sullo stesso tema anche Fabrizio Ragni, capogruppo e coordinatore comunale di Forlì  di Forza Italia: "Al di là dell’episodio qui descritto e di cui dobbiamo ancora conoscere i particolari, le cronache di tutti i giorni ci raccontano episodi simili - aggiunge Ragni - non soltanto a Forlì, o provincia, ma in tutta Italia”. Il capogruppo comunale di Forza Italia, Fabrizio Ragni, ricorda che  in altre nazioni europee ed anche negli Stati Uniti per il semplice  furto i giudici irrogano anni di reclusione. “Se così stanno le cose potremmo spiegare anche  facilmente come alcuni immigrati, all’interno dell'area Schengen e non solo, scelgano l’Italia: perché è più facile farla franca  svaligiando e derubando  il prossimo senza espiare mai la colpa”.

Fabrizio Ragni ricorda che "Sono gli stessi sindacati delle forze dell’ordine a ricordare ciclicamente gli effetti di una legislazione schizofrenica, a mettere all’indice  i recenti “svuota carceri” chE in tutta Italia non consentono  più nemmeno di poter arrestare rapinatori, scippatori e abusivi. E il cittadino si trova a dover fronteggiare la criminalità macro e micro perché da troppi anni ormai lo Stato ha tagliato i fondi alle forze dell’ordine, limitandone il rinnovo del parco mezzi  ed il rafforzamento dell’organico per consentire una vigilanza più pressante. Con il risultato che il numero di reati in provincia di Forlì-Cesena è ancora altissimo”.
 

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