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Cronaca

Lattuca: "Non c'è il commissario perché non ci sono le risorse da dargli". Il centro-destra: "Torniamo a un clima dialogante"

Il problema per Lattuca, ancora prima dell'assenza di un Commissario alla ricostruzione, è l'assenza di risorse per questo capitolo

Suona il campanello di allarme il presidente della Provincia Enzo Lattuca anche durante il consiglio provinciale di oggi pomeriggio, lunedì, dedicato all'alluvione. Il problema per Lattuca, ancora prima dell'assenza di un Commissario alla ricostruzione, è l'assenza di risorse per questo capitolo. Infatti dei circa 2 miliardi di euro del decreto 'Alluvione' “la cifra destinata alle ricostruzioni è appena di 245 milioni di euro”, dice Lattuca, a fronte di 4,3 miliardi stimati a livello regionale. “Fondi che non basterebbero neanche alla Provincia di Forlì-Cesena, da distribuire su tutto il territorio regionale”, ragiona Lattuca. 

“Non riesco a distinguere l'avvio della fase della ricostruzione. Da una parte abbiamo ancora un piede nella post-alluvione, dall'altra saremmo anche nelle condizioni di ripartire, se avessimo delle risorse e una struttura commissariale”, dice Lattuca. Che chiede poi di non perdere tempo prezioso nel periodo migliore, l'estate: “Entro l'autunno non dovremo trovarci nelle condizioni fragilissime attuali, perché se sono stati ripristinati dei collegamenti questi sono assolutamente provvisori, poco più che sentieri appena sufficienti per il traffico non ordinario dei residenti”. “Bisogna fare manutenzione al territorio prima delle prossime piogge”, continua.

La Provincia ha già speso 4,3 milioni per la massima urgenza, ma se non arriveranno nuove risorse da Roma “presto ci troveremo fermi”, avverte Lattuca. Anche perché ci sono alcuni piccoli comuni che hanno avuto danni con importo superiore al loro intero volume del bilancio comunale. Per questo, aggiunge il presidente dell'ente provinciale “ci attendiamo un'accelerazione da parte del Governo”. “Capisco benissimo che non si trovano i miliardi di euro aprendo un cassetto, accetto il principio di gradualità e di priorità, capisco anche che ci sono problemi nazionali e internazionali non meno importanti dell'alluvione in Romagna, ma non dobbiamo cadere nel dimenticatoio”.

Su una sola cosa è fermo Lattuca: “Le stime dei danni sono state fatte dagli uffici degli enti pubblici e comunicati senza alcun passaggio politico, non accetto dubbi e speculazioni di arbitrarietà di stime fatte da tecnici con onore e sincerità”. Per il presidente della Provincia, la mancata nomina di un commissario alla ricostruzione è “ferma dal 13 giugno, quando il ministro Musumeci ci ha risposto che l'argomento non è all'ordine del giorno”. E conclude: “Il fatto è che mancano le risorse, per questo non c'è ad ora una struttura commissariale”.

E nel Consiglio provinciale non si va allo scontro. Nel suo intervento Lucio Moretti, esponente di centro-destra di Predappio parla di una “relazione corretta del presidente, non solo nelle cifre, ma anche nell'appello a non fare polemiche. Vengono richiesti 8 miliardi di euro allo Stato, il 20% della manovra economica. E' una cifra difficilmente reperibile in un mese e mezzo. Il Governo interverrà e i tempi sono ancora rapidi, ma l'impasse dovrà essere necessariamente sbloccato”.

E continua Moretti: “Non voglio entrare nella polemica, alcuni sindaci hanno strumentalizzato eccessivamente dicendo che il Governo ha abbandonato i Comuni. Dobbiamo superare la fase del battibecco politico e tornare a un clima dialogante”.

Un vero e proprio grido di dolore quello che arriva, poi, da Simona Vietina, sempre nelle file del centro-destra in Consiglio provinciale e sindaca di Tredozio: “Dobbiamo impedire lo spopolamento dei nostri Comuni. I nostri paesi stavano già morendo, ma così moriremo nel giro di pochisssimo. Tredozio per esempio è vuota: lo scorso anno avevamo 1.000-2.000 turisti nel weekend, un flusso che permette di tenere aperti i negozi”. “Per questo è importante nominare un commissario il prima possibile, che sia oggettivo, super-partes, anche se di fuori territorio, ma accompagnato da una cabina di regia dove sono presenti anche i Comuni montani”, conclude Vietina.

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