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Cronaca

Lavoratrice si oppone al licenziamento e chiama i carabinieri. Il sindacato: "Impugneremo l'atto"

Filippo Lo Giudice (Ugl): "Impugneremo l'atto. E' un licenziamento discriminatorio e immotivato". Il titolare aveva già licenziamento a marzo la dipendente, ma non l'aveva spuntata

Il sindacato Ugl sul piede di guerra per il licenziamento di una lavoratrice, che lo ha subito contestato al titolare, chiamando i carabinieri e chiedendo aiuto al sindacato. "Di fronte ad un licenziamento che riteniamo discriminatorio e immotivato siamo stati costretti a chiamare i carabinieri della stazione di San Martino in Strada che hanno verbalizzato tutto. Impugneremo il provvedimento a tutela della lavoratrice, iscritta al nostro sindacato, e sarà il magistrato a decidere la congruità di una risoluzione unilaterale di un contratto”. Queste le parole di Filippo Lo Giudice, segretario territoriale dell'Ugl di Forlì-Cesena-Rimini e Ravenna, che racconta un episodio andato in scena sabato in mattinata, alla sua stessa presenza.

Come spiega Lo Giudice il titolare di un panificio ha notificato brevi manu ad una sua dipendente da quasi 9 anni, madre di famiglia, con figli, il certificato di licenziamento senza che fosse stato mai preceduto da alcuna contestazione verbale o scritta.

"Già una volta, nel marzo del 2020, il titolare aveva licenziato la nostra iscritta, ma il provvedimento era stato impugnato per giustificato motivo e la lavoratrice, con annullamento del licenziamento, era rientrata in servizio. Pur in un clima teso, con il titolare che aveva disposto già dal mese di aprile e fino al 16 maggio le 'ferie forzate', con prolungamento fino al 16 luglio. Da subito, abbiamo contestato questa soluzione , immotivata e non giustificata dall'andamento lavorativo senza mai ottenere alcuna risposta. Ed oggi, a conclusione di questa diatriba, siamo arrivati alla consegna del documento di un nuovo licenziamento. La pratica è stata inoltrata nella stessa mattinata al nostro legale che provvederà, impugnato l'atto, a presentare istanza al giudice del lavoro", spiega ancora Filippo Lo Giudice.

"Come sindacato siamo e saremo sempre in prima linea nella difesa dei lavoratori e disposti a contestare in ogni sede licenziamenti che riteniamo illegittimi, pretestuosi e oggettivamente deprecabili in quanto , come in questo caso, mirato a colpire personale che s'è sempre distinto nel corso degli anni per abnegazione e professionalità in azienda e anzianità di servizio. Faremo rispettare alla lettera le norme del contratto di lavoro e affidiamo al giudice il compito di dirimere la controversia e stabilire se il datore di lavoro sia sia comportato, come noi riteniamo in questo caso, in maniera discriminatoria e immotivata", conclude il segretario territoriale dell'Ugl.

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