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Cronaca

Lavori fermi: gli archeologi al lavoro sui resti della sottostante via Emilia

Titolare del cantiere è Hera: gli a scavi sono finalizzati al potenziamento della rete teleriscaldamento con il collegamento alla centrale "Green energy house" di via Corridoni

Lunedì di lavoro per i tecnici della Soprintendenza nel cantiere di piazzale della Vittoria, per la posa della rete del teleriscaldamento. Il cantiere è stato bloccato per eseguire degli approfondimenti sui reperti trovati. Secondo quanto comunicato al Comune dall'organio preposto alla tutela dei beni archeologici, i resti sarebbero connessi con la sottostante via Emilia che da tempo immemore ha percorso quell'area alle porte del centro storico di Forlì. Il rilievo storico di quanto ritrovato è ancora  al vaglio della Soprintendenza.

I ritrovamenti sono avvenuti nello scavo che costeggia la parte interna dell'ellissi del piazzale della Vittoria, di fronte al ristorante Qbio. Ed è in questo punto che probabilmente i lavori resteranno fermi per alcune settimane. Il restringimento di carreggiata in un punto sensibile come quello per la viabilità cittadina produce per fortuna solo lievi disagi trovandosi in un margine. I lavori invece procedono in un altro scavo adiacente, che taglia trasversalmente la piazza, sotto il monumento centrale, quello dedicato ai caduti della Prima Guerra Mondiale.

Titolare del cantiere è Hera: gli a scavi sono finalizzati al potenziamento della rete teleriscaldamento con il collegamento della centrale dell'Istituto Tecnico Industriale "Marconi" con la "Green energy house" di via Corridoni, la centrale di trigenerazione di Hera (in grado di produrre energia elettrica, termica e frigorifera in maniera combinata) situata accanto al Campus universitario ed inaugurata il 23 novembre scorso. Giovedì, nel corso degli scavi davanti ai giardini di Piazzale della Vittoria, sono appunto emersi i reperti.

La rete prevista 

Il collegamento con la nuova centrale del Campus universitario, che diventerà quindi l’impianto di produzione principale, è previsto entro l’estate 2018. Una volta completato, il polo allaccerà alcuni importanti edifici cittadini (l'Istituto Tecnico Industriale, il Ginnasio, la scuola primaria De Amicis e il palazzo dell’Inps) ad oggi già allacciati alla centrale posizionata all’Itis, mentre sono stati pianificati per il 2018 i tratti di rete per l’estensione alle utenze della Provincia in Via Mercuriali, Piazza Morgagni, Via Bruni e il collegamento alla rete esistente del complesso Nuova Abitare, adiacente a via Volta, nell’area della stazione ferroviaria. I vantaggi per la città e per il suo centro saranno, quindi, molto significativi, sia per un maggiore controllo delle emissioni, sia per il maggior rendimento energetico della produzione contemporanea di energia elettrica termica e frigorifera grazie alle elevate prestazioni energetiche della Green Energy House.

I vantaggi per l'ambiente

Una volta a regime, nel 2020, grazie al nuovo sistema di teleriscaldamento, vi sarà una diminuzione a Forlì, per ogni anno termico, di emissioni in aria pari a 7.500 kg di anidride solforosa e di 4.000 tonnellate di anidride carbonica (l'equivalente di 40.000 alberi), oltre al mancato utilizzo di 1.100 tonnellate equivalenti di petrolio (Tep) con un risparmio del 33% di energia primaria. Il sistema di teleriscaldamento di Forlì produrrà annualmente 12.600 MWh termici, 2.680 MWh elettrici e 758 MWh frigoriferi, con una volumetria allacciata di 525 mila metri cubi, equivalenti a circa 2.200 appartamenti di 240 metri cubi ciascuno.

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