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Cronaca

Il cortile del "Palazzone" torna al suo splendore. Durante i lavori trovati reperti archeologici

Durante i lavori di scavo, sottoposti a controllo archeologico da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, sono stati rinvenuti alcuni resti e vestigie

Completato l'intervento di risanamento del cortile del "Palazzone" di Corso Garibaldi. Si è trattato di lavori per un importo di 700mila euro, finanziati con fondi regionali nell'ambito del Piano Casa. Nel 2018 l’Acer di Forlì-Cesena è stata incaricata dal Comune di Forlì per la realizzazione delle opere riguardanti il rifacimento del sistema di smaltimento delle acque reflue, il recupero, la razionalizzazione e l’efficientamento energetico di alcune delle unità abitative, la riqualificazione del porticato situato sul fronte principale di corso Garibaldi ed infine la rigenerazione dell’area cortilizia interna di pertinenza. Elemento quest’ultimo di particolare importanza per l’accesso alle unità abitative e per l’aggregazione sociale degli abitanti. 

Il cortile del "Palazzone" torna al suo splendore

Durante i lavori di scavo, sottoposti a controllo archeologico da parte della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini, sono stati rinvenuti alcuni resti e vestigie come una sezione di un manto stradale risalente al periodo alto-medioevale in prossimità dell’attuale ingresso della scala F con direzione est-ovest, tracce di antichi piani di calpestio di edifici risalenti a differenti epoche storiche, parti di oggetti in ceramica di epoca medievale-rinascimentale e detriti delle demolizioni avvenute negli anni ‘30 del Novecento eseguite per l’edificazione dell’attuale palazzo.

Una delle opere di maggior rilevanza tra tutti gli interventi di risanamento conservativo realizzati è sicuramente la riqualificazione dell’area cortilizia, che, sia per la sua espansione planimetrica di circa 1225 metri quadrati, sia per il significato intrinseco di spazio distributivo e di aggregazione, viene utilizzato quotidianamente dagli inquilini come luogo di socializzazione e di ristoro. All’interno del cortile si possono individuare un’area destinata alla sosta e al relax, caratterizzata da sedute in acciaio corten e doghe in legno, uno spazio utilizzato come stenditoio comune all’aperto, decorato dal pittore Nereo Castellani, percorsi ciclo-pedonali e aree utili al parcheggio di biciclette provviste di porta- bici in acciaio corten.

Su tutta la superficie è stata rifatta la pavimentazione in blocchi di cemento autobloccante che riproduce l’originale piano di calpestio a lastre di marmo ad opus incertum; inoltre sono state piantumate nuove siepi e arbusti, in alcune aiuole che delimitano gli spazi sopradetti. I cancelli esistenti dei due ingressi pedonali sono stati rimossi e sostituiti con dei nuovi, il cui motivo richiama le linee e i tagli geometrici della pavimentazione. In adiacenza di questi sono state posizionate delle gabbionate di contenimento a maglia metallica riempite di pietre che fungono da indicatore di direzione e da elementi di arredo esterno. Tutte le pareti perimetrali del cortile sono state tinteggiate riprendendo le cromie originarie dell’edificio. Infine i lavori hanno eliminato le barriere architettoniche esistenti rendendo tutti gli spazi esterni accessibili alle persone diversamente abili.

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