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Le associazioni del commercio di Rimini contro l'aeroporto di Forlì: "Diventato d'un tratto hub turistico?"

Confesercenti e Confcommercio della Provincia di Rimini si mettono di traverso da un lato rispetto alla riapertura dell'aeroporto Ridolfi di Forlì, ufficializzata giovedì.

Confesercenti e Confcommercio della Provincia di Rimini si mettono di traverso da un lato rispetto alla riapertura dell'aeroporto Ridolfi di Forlì, ufficializzata giovedì, dall'altra al progetto di un impianto eolico. "Possiamo davvero pensare che in Romagna ci sia spazio per due scali a 50 chilometri di distanza?", interroga il direttore di Confesercenti Mirco Pari, convinto che "non siano sostenibili e che a Forlì e a Rimini avremo piuttosto due strutture che finiranno per concorrere sullo stesso mercato, cercando di conquistare le stesse rotte". L'esperienza del Fellini, prosegue, "ci insegna come già sia difficile il rilancio dell'aeroporto riminese", da qui la richiesta al presidente della Regione Stefano Bonaccini che gli interventi sulle infrastrutture romagnole "siano ben calibrati", altrimenti "si potrebbero generare squilibri dal punto di vista economico. Non è azzardato ipotizzare che Forlì possa diventare uno scalo secondario del Marconi, per i low cost o per determinati bacini, a discapito di Rimini".

Non si tratta, conclude, "di campanilismo o di guerra dei cieli", ma "di perplessità e dubbi concreti". Pari allarga il discorso anche all'"insensato" progetto di un parco eolico offshore, caldeggiato da Confindustria Romagna: "Facciamolo a Ravenna e non se ne parli più". Dello stesso avviso il collega di Confcommercio Gianni Indino: il "no ai campanilismi" degli industriali, osserva, "suona come la richiesta, nemmeno troppo velata, di stare in silenzio e accettare supini le decisioni altrui". Confindustria Romagna vuole "relegare Rimini al ruolo di comprimaria", con "un'ingerenza intollerabile su due temi fondamentali" come parco eolico offshore e aeroporto.

"Cosa ne sa Confindustria Romagna di quello che è bene per tutta la costa riminese?", attacca Indino, stigmatizzando che "d'un botto, vogliamo tornare indietro di più di 28 anni, quando anche solo per il timbro su un documento dovevamo partire alla volta di Forlì". Su questi progetti, prosegue, sono ancora "troppe le voci discordanti per dare sentenze cosi' nette". Come afferma Pari, dunque, "se a Ravenna sono entusiasti del progetto, lo portino avanti", ma gli operatori turistici e i commercianti di tutta la costa riminese sono contrari, "così come numerose amministrazioni della provincia". Le scelte, conclude, "devono essere condivise e non calate dall'alto: Rimini è e rimane il traino del turismo in e l'aeroporto Fellini fondamentale", tuttavia "Forlì dopo sette anni di impalpabile assenza dovuta anche alla vicinanza di uno scalo in crescita come il Marconi di Bologna, è diventato d'un tratto un hub turistico". A conferma che "non si crede più nel turismo riminese". (Agenzia Dire)

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