rotate-mobile
Azione cattolica

"Le comunità ucraine e russe non devono smettere di dialogare": anche a Forlì "Un abbraccio per la pace"

"È forse la prima volta che una società liquida affronta la guerra di invasione in queste dimensioni così solide e calde", esordisce il presidente dell'Azione Cattolica diocesana di Forlì-Bertinoro, Edoardo Russo

Azione Cattolica si è fatta promotrice dell'alleanza "Un abbraccio per la Pace", insieme a quasi cento realtà associative italiane, per dare un contributo concreto al dialogo e alla pace a partire dall'impegno nei nostri territori. "È forse la prima volta che una società liquida affronta la guerra di invasione in queste dimensioni così solide e calde - esordisce il presidente dell'Azione Cattolica diocesana di Forlì-Bertinoro, Edoardo Russo -. Cosa succederà tra i due popoli fratelli per storia e per religione, tra la nazione invasa e gli appartenenti alla nazione degli invasori? Come saranno le relazioni non solo in Ucraina o ai suoi confini, ma in tutta Europa, tra quei popoli che il direttore di Avvenire ha giustamente definito “comunità gemelle” e non semplicemente fratelli? Non sappiamo cosa resterà di questa guerra, quando finirà, ma come società civile abbiamo deciso di non aspettare invano ed immobili".

"Non possiamo fermarci nel manifestare solidarietà al popolo invaso, dobbiamo rispondere alle parole e ai gesti di guerra con l’accoglienza e con un’azione simmetrica ma di pace, di peacekeeping dal basso - evidenzia -. Provocare e cercare la pace casa per casa, città per città, qui in Italia, senza aspettare altro tempo per vedere come si evolverà l’occupazione. Se le mediazioni internazionali non hanno per ora portato a soluzioni, non possiamo permetterci di far tramontare quelli del dialogo tra i nostri amici ucraini e russi che abitano da oltre trent’anni in Italia. Dobbiamo agire in fretta per evitare che l’odio possa conquistare le due comunità nelle nostre città dividendole ancora, evitare che i dolori inferti diventino rancori di stampo nazionalista. Per questa urgenza abbiamo condiviso con le oltre cento associazioni riunite nell’Alleanza “Per un Nuovo Welfare” la campagna di mobilitazione "Abbraccio per la pace": l’apertura di tavoli di dialogo tra le comunità ucraine e russe in tutte le nostre sedi, su tutto il territorio italiano".

Prosegue Russo: "Le associazioni che aderiscono mettono a disposizione le loro sedi territoriali per alimentare in ogni città momenti di confronto e di dialogo tra le comunità ucraine e le comunità russe presenti, perché non smettano di parlarsi, perché continuino a scambiarsi notizie ed aiuti reciproci, perché chi ha la fortuna di non dover imbracciare un fucile, mentre il rumore degli spari sopra si fa sentire, continui ad abbracciarsi. Il fumettista e attivista Gianluca Costantini ha regalato un disegno bellissimo che diventerà l’immagine della nostra campagna di mobilitazione: la stilizzazione di un abbraccio vero tra due adolescenti, l’immagine di due generazioni che continuano ad amarsi. Non accadrà però per caso o per la sola volontà eroica delle due parti in gioco, avverrà se tutti noi faremo la nostra parte di costruttori di pace accanto a loro. Per questo, in ogni città italiana e anche qui a Forlì vogliamo favorire e praticare un abbraccio per la pace".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"Le comunità ucraine e russe non devono smettere di dialogare": anche a Forlì "Un abbraccio per la pace"

ForlìToday è in caricamento