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Cronaca

Le domeniche dedicate alla storia attirano: in 1500 al Museo del Risorgimento

1.500 le persone che hanno partecipato alle aperture domenicali del Museo del Risorgimento e agli eventi collaterali 

Sono terminate domenica scorsa le aperture domenicali del Museo del Risorgimento da parte dei soci dei Lions Clubs forlivesi: Forlì Host, Valle del Bidente, Giovanni de' Medici, Forlì-Cesena Terre di Romagna e del Leo Club, in collaborazione con il Servizio Cultura e Turismo del Comune e con il locale Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. Durante sei pomeriggi i soci Lions hanno affiancato il personale comunale nell'accoglienza dei visitatori dalle 15 alle 18 e per ogni giorno di apertura sono state organizzate visite per illustrare il rapporto fra la città di Forlì e il Risorgimento ed eventi collaterali curati da Andrea Mariotti, Paolo Talamonti e Gabriele Zelli, che hanno avuto lo scopo di richiamare l'attenzione sul Museo e in particolare su quattro ricorrenze: il 200° anniversario della nascita di Aurelio Saffi e il 170° della Repubblica Romana, della morte di Anita Garibaldi e della Trafila Garibaldina. 

"Notevole è stato il riscontro di cittadini che hanno di volta in volta partecipato ai vari eventi tanto che in sei pomeriggi e in dodici appuntamenti sono state registrate 1.500 presenze - spiega Zelli -. Tutti i partecipanti hanno concordato sullo straordinario patrimonio storico e culturale che può vantare Forlì. È stata la città, infatti, che ha dato i natali al patriota Piero Maroncelli, a Giovita Lazzarini e Aurelio Saffi, l'uno ministro di Grazia e Giustizia l'altro triumviro e ministro dell'Interno della Repubblica Romana, a Carlo Matteucci, ministro della Pubblica istruzione nel primo governo dell'Italia unificata, ad Achille Cantoni, ufficiale garibaldino morto nella battaglia di Mentana, ad Antonio Fratti, morto in Grecia dove era accorso per combattere l'esercito turco-ottomano che aveva aggredito la nazione ellenica. Notevole è stato pure il contributo dato dai patrioti forlivesi nell'agosto del 1849 per aiutare Giuseppe Garibaldi e il Maggiore Leggero a sottrarsi alla cattura da parte dell'esercito austriaco, che presidiava la Romagna, dopo la soppressione della Repubblica Romana". 

Hanno riscosso un notevole interesse le camminate alla scoperta degli itinerari patriottici guidate da Mario Proli e dallo stesso Zelli, così come la visita guidata da Flavia Bugani che ha consentito di ammirare le opere di Pompeo Randi e di Annibale Gatti, due importanti artisti dell'Ottocento. Sono stati coronati da successo i concerti del Coro Città di Forlì e del Trio Iftode durante i quali sono stati eseguiti brani patriottici e ottocenteschi, entrambi tenuti nella sede del Circolo Democratico Forlivese che alla fine dell'Ottocento fu la prima sede del Partito Repubblicano, sodalizio ritenuto sovversivo dalle autorità statali dell'epoca. Oltre 300 persone hanno partecipato alla presentazione del libro "Forlì e il Risorgimento. Itinerari attraverso la città"; pubblicazione che è stata consegnata in omaggio ai partecipanti e che ora viene richiesta da scuole, biblioteche e associazioni da tutta la Romagna e da altre città italiane. 

"Per il mese di maggio gli stessi Clubs Lions forlivesi saranno impegnati in un nuovo service che permetterà di visitare il Museo Romagnolo del Teatro, anche questo ha sede a Palazzo Gaddi, per quattro domeniche pomeriggio consecutive e di far svolgere diversi eventi di carattere culturale e musicale", annuncia Zelli. Il primo sarà in programma alle ore 16.00 del 5 maggio quando Zelli racconterà la storia dei Canterini Romagnoli e delle cante della nostra terra composte da Aldo Spallicci e musicate da Francesco Balilla Pratella e da Cesare Martuzzi. Ai partecipanti sarà consegnata in omaggio copia della pubblicazione "Quattro storie per raccontare il Museo Romagnolo del Teatro", curato dallo stesso Zelli. 

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