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Cronaca Santa Sofia

Le Foreste Casentinesi entrano nell'élite del turismo sostenibile

Il 7 dicembre sarà una data storica per il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi sull’Appennino Tosco-Romagnolo: entra a far parte della rete europea del Turismo sostenibile

Il 7 dicembre sarà una data storica per il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi sull’Appennino Tosco-Romagnolo: entra a far parte della rete europea del Turismo sostenibile – Dopo quasi due anni di lavoro preparatorio riceverà uno dei più ambiti riconoscimenti di settore, la Carta Europea del turismo sostenibile – Fondamentale per arrivare a questo risultato la condivisione degli obiettivi con Apt Servizi Emilia Romagna e Federparchi in un percorso che parte da lontano con Toscana Promozione.

 
Il Parco nazionale Foreste casentinesi, monte Falterona e Campigna nel territorio di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze, entra nel Gotha del turismo europeo: il 7 dicembre riceverà il più ambito e il più importante riconoscimento per il turismo di natura nelle aree protette europee: la Carta Europea del turismo sostenibile.

Sarà Luca Santini, presidente del Parco, a ricevere il riconoscimento a Bruxelles al Parlamento Europeo.  Fondamentale nei due anni di lavoro preparatorio, la condivisione degli obiettivi con Apt Servizi Emilia Romagna e di Federparchi in un percorso che parte da lontano con Toscana Promozione. La Carta Europea per il Turismo Sostenibile nelle Aree Protette (l’acronimo è Cets) è la più importante certificazione europea di qualità. La filosofia della Carta è il riconoscimento di quelle aree protette che mettono in pratica la collaborazione con tutte le parti interessate: Comuni, volontariato, operatori turistici, associazioni di categoria, enti locali, cooperative di servizi legate al mondo del turismo ambientale, consorzi, musei ed ecomusei. Si lavora tutti insieme per mettere a punto una strategia di sviluppo turistico, basandosi sempre su un'analisi molto accurata della situazione locale. L’obiettivo numero 1 di questi parchi di eccellenza, riconosciuti nella rete europea del turismo sostenibile, è naturalmente la tutela della natura. Ma non solo: altrettanto importante è la protezione del patrimonio culturale e una gestione del turismo attenta all’ambiente, alle popolazioni locali, alle economie all’interno dell’area protetta e ai visitatori. Non è un caso, per esempio, che il parco delle Foreste casentinesi è stato il primo in Italia a ideare e a realizzare un bellissimo sentiero per i non vedenti, con indicazioni tattili e per persone con disabilità motorie.

I punti di forza del Parco sono: servizi eccellenti, come l’efficiente rete di sentieri e punti informativi, tantissime attività e programmi, molte offerte culturali, storiche e naturali, tra cui foreste incontaminate e meravigliosi monasteri.

“L'elaborazione dei contenuti ha comportato sette tavoli di lavoro tra Romagna e Toscana, con la partecipazione di oltre 100 soggetti fra enti pubblici, operatori turistici, associazioni di categoria – riepiloga Liviana Zanetti, presidente di Apt Servizi Emilia Romagna - Partner privilegiati, con funzione di raccordo dei vari soggetti sono stati l'Unione Appennino e verde e il consorzio Casentino sviluppo e turismo. Nel piano 2015-2019 sono stati presentati 67 progetti sul tema del turismo sostenibile: tutti approvate a Bruxelles. Già prima di questo lungo iter, era cominciata un’innovativa collaborazione del Parco con APT Servizi della Regione Emilia Romagna per aumentare la visibilità delle offerte turistiche". 

"Devo ringraziare le persone che hanno creduto in questo progetto, soggetti che hanno capito quanto questa rappresenti un'opportunità di crescita. Sono convinto che lo sviluppo socio-economico delle nostre comunità passi attraverso il turismo e la CETS è un punto di raccordo tra tutte le parti interessate a sviluppare un piano d’azione a partire dall’analisi approfondita del contesto locale e dall'esigenza di presidio dei territori. Parole come sinergia, collaborazione, partecipazione e dialogo sono alla base del mio mandato: un modus operandi da seguire per tutte le attività da mettere in campo. Essere integrati in una rete italiana ed europea di aree protette con cui confrontarsi permette di articolare attività di promozione sinergiche e strutturali" ha commentato Luca Santini, presidente dell'area protetta.

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