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Cronaca

Le spine della sanità, "Serve impegno per evitare la concorrenza sleale tra pubblico e privato"

Ad aprire l'incontro Marinella Melandri, segretaria generale della Cgil di Ravenna: "Dobbiamo ascoltare i lavoratori e le lavoratrici del settore sanitario"

"Lavoro e sanità pubblica creano il futuro”. Si è discusso di carenza di personale sanitario e della necessità di maggiori risorse finanziarie da destinare ai servizi per la Salute Pubblica nella tavola rotonda di mercoledì organizzata da Cgil Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini e che si è svolta al Ceub di Bertinoro. Ad aprire l'incontro Marinella Melandri, segretaria generale della Cgil di Ravenna: "Dobbiamo ascoltare i lavoratori e le lavoratrici del settore sanitario".

"Non possiamo e non dobbiamo lasciare il servizio sanitario in mano solamente a privati e volontariato. Serve impegno per evitare la concorrenza sleale tra pubblico e privato - ha proseguito -. La Cgil ha ribadito la sua volontà di affrontare questa fase critica con principi saldi e senso di responsabilità, chiedendo infatti un confronto e un dialogo costante con le istituzioni, nazionali e regionali, per salvaguardare la sostenibilità di un sistema pubblico e garantire il diritto alla salute per tutte le persone".

Tra i temi affrontati, le criticità che caratterizzano la sanità pubblica, in particolare carenza di personale e di risorse finanziarie, e la necessità di rispondere alle esigenze tracciate dall'invecchiamento della popolazione italiana. Nel corso dell’incontro si sono susseguiti gli interventi di Raffaele Donini, assessore regionale alla Sanità, che ha sottolineato la "difficoltà di affrontare le problematiche della medicina di base e della situazione nei pronto soccorso con un Governo in carica solo per gli affari correnti".

"Se viene meno il benessere fisico, psichico e sociale ci troviamo di fronte ad un problema sanitario - ha rimarcato Michele De Pascale, presidente della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria -. In Romagna vogliamo garantire ai pazienti le migliori cure, ma per farlo dobbiamo fare i conti con l’aumentano dei costi delle medicine e l'invecchiamento della popolazione, dobbiamo quindi aumentare gli investimenti e organizzarci"

Tiziano Carradori, direttore generale dell’Ausl Romagna, ha esposto alcune criticità del settore: "L'Italia è il paese Ocse che presenta l’età media dei medici più alta in assoluto". Daniela Barbaresi, segretaria nazionale Cgil – Responsabile sanità: "Con molta facilità si sono trovate risorse per altri temi, tra cui le spese militari, ma non altrettanta attenzione è stata riservata al finanziamento del welfare a partire dalla sanità".
 

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