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Cronaca

Legalità, gli imprenditori non si sentono sicuri. Il prefetto: "I reati sono in calo"

Terzo anno per “legalità, mi piace” appuntamento annuale nel quale Confcommercio a livello nazionale pone sotto i riflettori il deficit di legalità del nostro Paese, illegalità ed attività criminali che colpiscono le imprese

Terzo anno per “legalità, mi piace” appuntamento annuale nel quale Confcommercio a livello nazionale pone sotto i riflettori il deficit di legalità del nostro Paese, illegalità ed attività criminali che colpiscono le imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti.

Anche quest’anno l'associazione ha organizzatoper mercoledì scorso nella sala Libero Grassi l’appuntamento forlivese, appuntamento che si è svolto con il collegamento in streaming con la sede nazionale, con gli interventi del presidente Carlo Sangalli e dei ministri Andrea Orlando ed Angelino Alfano ed è proseguito con la Tavola rotonda alla quale hanno partecipato il prefetto di Forlì Cesena Fulvio Rocco de Marinis, il questore Salvatore Sanna, il presidente dell’Unione dei Comuni Davide Drei, il comandante provinciale dei Carabinieri di Forlì Luca Politi, il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Forlì Alessandro Mazziotti e  il comandante del Corpo Forestale dello Stato Giampiero Andreatta .

Sangalli nel suo intervento da Roma ha affermato:  “Sul recupero, sul risanamento, sulla rigenerazione, sulla valorizzazione delle imprese e degli imprenditori messi sotto scacco dalla criminalità si gioca una partita fondamentale. Per questo noi diciamo ai nostri imprenditori che denunciare si deve, si può e conviene. Si deve, perché è un dovere morale e giuridico. Si può, perché non si è più soli davanti alle sfide e alle minacce della criminalità. Conviene, perché sottrarsi alla morsa della criminalità significa costruire sviluppo per la propria azienda e, quindi, per la collettività. Sempre più commercianti e imprenditori respingono le richieste estorsive e diminuiscono quelli che alla fine sono costretti a pagare. La Confcommercio da sempre incoraggia, affianca e sostiene chi denuncia. Chiediamo, dunque, fermezza e determinazione contro tutti i fenomeni illegali, esprimendo il nostro sostegno e il nostro ringraziamento alle Forze dell’ordine e alla magistratura per l’attività che quotidianamente svolgono al servizio della collettività. Chiediamo una giustizia rapida e certa. Una giusta sentenza non restituisce la vita, ma può fare la differenza per il futuro. In questa direzione, ognuno, secondo ruolo e responsabilità, deve fare fino in fondo la propria parte. E tutti quelli che stanno dalla stessa parte, dalla parte della legalità, devono lavorare insieme. E’ una priorità che deve vedere impegnate sul campo tutte le Istituzioni, sia a livello locale che centrale a garanzia del rispetto delle regole e del regolare svolgimento delle attività delle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti, senza l’incubo dell’illegalità. Se oggi chiediamo, soprattutto ai nostri giovani, impegno, responsabilità, anche sacrifici, dobbiamo essere in grado di offrire in cambio legalità, sicurezza e sviluppo. Dobbiamo offrire un Paese non perfetto, ma giusto. Dobbiamo dare ai nostri giovani un Paese dove non avere paura. Prima di tutto, del futuro.”

Il prefetto De Marinis ha esordito: “Siamo preoccupati per la percezione di insicurezza che non trova corrispondenza nei dati dei reati che sono in calo. I romagnoli agiscono con senso civico, ciononostante è bene lanciare l’appello e denunciare gli eventuali reati di cui si è vittima”. Di seguito Drei ha evidenziato il ruolo importante delle associazioni: “Grazie alle loro  segnalazioni si è arrivati alla chiusura di alcune attività illegali”. Il questore Sanna ha posto l’accento sull’importanza degli impianti di videosorveglianza e sull’installazione di telecamere sia da parte dei privati che degli enti pubblici, strumenti ritenuti fondamentali sia per la prevenzione che per eventuali indagini. Il comandante provinciale dei Carabinieri Politi nel suo intervento ha affermatoche  “serve un coordinamento europeo delle indagini, altrimenti i criminali andranno laddove percepiscono un approccio più morbido”. Mazziotti, scendendo nello specifico, ha fornito alcuni dati relativi ai reati intercettati dal suo Corpo aggiungendo: “Cerchiamo di risalire la filiera dell’abusivismo e di fare educazione nelle scuole”.

Per il del Corpo Forestale dello Stato l’intervento  di Andreatta è stato incentrato sulle azioni che il Corpo effettua costantemente soprattutto a livello ambientale. In conclusione il direttore di Confcommercio Forlì, Zattini, dopo aver espresso un sincero apprezzamento e ringraziamento a tutte le forze dell’ordine per la loro attività quotidiana in favore del territorio, ha  presentato i dati dell’”Indagine sulla percezione di sicurezza nelle imprese” elaborato da Iscom Forlì, "dati che fotografano una situazione ancora preoccupante dai quali emerge una forte percezione di insicurezza tra gli imprenditori nonostante la fiducia nelle Forze dell’ordine rimanga molto forte. Gli imprenditori chiedono pene più certe e severe e maggiore presenza di agenti e militari; la stragrande maggioranza degli imprenditori che hanno risposto al questionario afferma che la crisi economica abbia scatenato la criminalità". 657 imprenditori che hanno risposto al questionario.

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